di FRANCESCA MACCAGLIA-
VITERBO- Uno degli scrittori italiani del Novecento più letti nelle scuole e più venduti nelle librerie, e tra i più noti e amati in Italia, Italo Calvino, ne La giornata di uno scrutatore, il romanzo ispirato dall’episodio della sua vita in cui ha preso coscienza che il motore del progresso non è la ragione ma la forza misteriosa degli affetti, usa l’espressione “un’opera carciofo”, specchio della complessità del mondo, esprimendosi così: “La realtà del mondo si presenta ai nostri occhi multipla, spinosa, a strati fittamente sovrapposti. Come un carciofo. Ciò che conta per noi nell’opera letteraria è la possibilità di continuare a sfogliarla come un carciofo infinito, scoprendo dimensioni di lettura sempre nuove”.
Il carciofo è tra i migliori ortaggi della stagione primaverile, aiuta a depurare il fegato e ha pochissime calorie. È anche tra le verdure più versatili in cucina e si sposa pressoché con tutti i piatti.
Ad Orte in questo periodo va in scena il carciofo. Dal 12 aprile al 12 maggio il Carciofo Ortano Tour, 
nei migliori ristoranti locali; e, ad Orte Scalo, dal 9 al 12 maggio e dal 17 al 19 maggio il Carciofo Ortano Fest. Dalla musica live ai convegni informativi, dalle degustazioni allo stand gastronomico, agli aperitivi, e tanto altro ancora.
La Festa del Carciofo Ortano viene organizzata dall’Associazione “Horti in Tiberi” in collaborazione con la Pro Loco Orte e con il patrocinio del Ministero dell’Agricoltura della Sovranità Alimentare e delle Foreste, del Consiglio Regionale del Lazio, del Comune di Orte e della Camera di Commercio di Rieti e Viterbo. L’Associazione “Horti in Tiberi” si occupa della valorizzazione e dello sviluppo della produzione del carciofo ortano, delle tradizioni agricole e della produzione di qualità del territorio.
I carciofi hanno proprietà regolatrici dell’appetito e sono consigliati per risolvere problemi di colesterolo, diabete, ipertensione, sovrappeso e cellulite. Inoltre, sono ricchi di fibre e di altri nutrienti importanti per l’organismo, quali calcio, potassio e ferro. Per attutire il retrogusto leggermente amaro, in genere viene insaporito con un po’ di succo di limone e consumato crudo, così da mantenere tutte le sue proprietà. L’Italia è al primo posto nel mondo per superficie coltivata 
a carciofo, esistono più di novanta varietà di carciofo. Quattro sono le varietà ad avere ricevuto un riconoscimento europeo, una delle quali è Dop (Denominazione di Origine Protetta), il Carciofo spinoso di Sardegna, e tre IGP (Indicazione Geografica Protetta): il Carciofo romanesco del Lazio, il Carciofo brindisino, il Carciofo di Paestum. La produzione, presente in tutte le regioni, si concentra soprattutto in Sicilia, Puglia e Sardegna. Particolarmente diffuse nel Lazio e in Campania sono le diverse tipologie di carciofo romanesco. Per quanto riguarda il “Carciofo Ortano”, è una varietà appartenente alla tipologia “romanesco”. Alcuni studiosi individuano in esso due gruppi genetici principali: uno più vicino geneticamente alle varietà Campagnano e Castellammare, l’altro alla varietà locale Montelupone.
Infine, per quanto riguarda la tradizione culinaria ortana, non possiamo dimenticare il dolce tipico ortano che porta il nome di questa pianta, il Carciofo Ortano Dolce. Si tratta di una ricetta piuttosto complessa tramandata nelle famiglie, che richiede tempo, un dolce a pasta lievitata, con un’importante durata di lievitazione, bagnata con alkermes, cioccolato e ciliegine dalla forma inconfondibile. Si usa preparare nel periodo natalizio o in qualche altra festività particolare, ma alcune trattorie e ristoranti locali lo offrono ai clienti tutto l’anno.
Il carciofo ortano, un tesoro culinario tutto da gustare!
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