di MARIELLA ZASRO-
VITERBO – Dicono di lui: Anche il più piccolo dei felini, il gatto, è un capolavoro. (Leonardo Da Vinci). Credo che i gatti siano spiriti venuti sulla terra. Un gatto, ne sono convinto, può camminare su una nuvola. (Jules Verne)
Alice guarda i gatti e i gatti guardano nel sole, mentre il mondo sta girando senza fretta. (Francesco De Gregori). Guardare un gatto è come guardare il fuoco: si rimane sempre incantati. (Giorgio Celli). Queste alcune motivazioni per le quali il gatto viene ricordato maggiormente rispetto ad altri animali.
Fu la giornalista Claudia Angeletti che propose un referendum nel 1990 tra le lettrici della rivista “Tuttogatto” per dedicare una giornata al gatto.
La data scelta fu il 17 febbraio e quest’anno si celebra la 33esima edizione.
Il gatto è il piccolo felino più amato nel mondo e non solo, viene ricordato in Italia, con date diverse in Polonia, Stati Uniti, Giappone e Russia, vengono organizzate iniziative soprattutto per sensibilizzare all’adozione e contro l’abbandono.
La storia lo annovera tra i primi animali domestici vissuti circa 12.000 anni orsono nei primi insediamenti agricoli fenici ed egizi.
Spirito libero, anticonformista, molto indipendente, opportunista, tenero, giocherellone, ma molto affettuoso e amante di coccole.
Musicisti, pittori, poeti gli hanno dedicato canzoni, versi e dipinti; i versi della poesia La Gatta di Umberto Saba, dedicata alla moglie, ragazza innamorata, mette in evidenza il carattere un po’ “folle” e il comportamento inquieto, proprio come la gatta.
LA GATTA
La tua gattina è diventata magra.
Altro male non è il suo che d’amore:
male che alle tue cure la consacra.
Non provi un’accorata tenerezza?
Non la senti vibrare come un cuore
sotto alla tua carezza?
Ai miei occhi è perfetta
come te questa tua selvaggia gatta,
ma come te ragazza
e innamorata, che sempre cercavi,
che senza pace qua e là t’aggiravi,
che tutti dicevano: “È pazza”.
È come te ragazza.
