di REDAZIONE-
VITERBO- Negli ultimi 20 anni, il litorale viterbese ha perso il 9,2% delle sue spiagge, con il 66,1% di queste ora occupate da attrezzature balneari. Montalto di Castro è tra i comuni più colpiti, con una perdita di 6,99 ettari di superficie sabbiosa. Questi dati emergono dal rapporto Spiagge 2024 di Legambiente, basato su dati Ispra.
Tra il 2006 e il 2020, il 60,6% della costa laziale ha subito modifiche, con 79 chilometri complessivi interessati. Il 29,7% degli arenili è in erosione, con un picco del 35,9% nella provincia di Roma. Latina è il comune più colpito dall’erosione, con una perdita del 60,6% delle sue spiagge. Dall’altra parte, Minturno (69,8%) e Terracina (61,8%) hanno visto un aumento della superficie sabbiosa.
Nel Lazio, tra il 2000 e il 2020, la perdita di spiagge è stata dell’11,7%, su un totale di 693,6 ettari mappati. La provincia di Roma ha registrato la maggiore perdita con il 14,7%, seguita da Viterbo con il 9,2% e Latina con il 7,5%. A livello comunale, Roma ha perso 30,93 ettari di spiagge, seguita da Fiumicino (-10,61 ettari) e Ardea (-7,44 ettari).
Le spiagge del Lazio sono occupate per l’88% da attrezzature balneari, con la provincia di Latina che detiene il record con il 93,2%, seguita da Roma con l’88,5% e Viterbo con il 66,1%. I comuni di Terracina, Fondi, Sperlonga, Gaeta e Formia hanno l’occupazione balneare quasi totale del loro litorale.
Il consumo di suolo costiero nel Lazio è del 30%, con 67,6 ettari persi tra il 2006 e il 2020 e ulteriori 9,8 ettari tra il 2020 e il 2022. La provincia di Roma ha consumato 0,43 ettari per chilometro di costa nel periodo complessivo. Civitavecchia, Terracina e Pomezia sono i comuni più colpiti nel periodo 2006-2020, mentre nel biennio 2020-2022 Fiumicino ha registrato il consumo record.
Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio, sottolinea l’impatto negativo dell’erosione e del consumo di suolo sul litorale laziale, criticando le soluzioni temporanee come le opere di difesa idraulica e i ripascimenti. Scacchi chiede politiche concrete per fermare il consumo di suolo e promuovere la rinaturalizzazione del litorale, al fine di preservare la bellezza e l’attrattività del mare.
Legambiente invierà il rapporto a tutti i sindaci e amministratori dei comuni costieri, alla Regione Lazio e alle autorità di ambito, chiedendo azioni concrete per contrastare l’erosione e proteggere il litorale laziale.