Il Ministro del Turismo Santanchè a Viterbo. “La Tuscia deve essere un punto turistico di interesse nazionale”

DI LUCA BERNARDINI –

VITERBO – Questa mattina alle ore 12, presso la Sala Regia di Palazzo dei Priori, il Comune di Viterbo ha dato il benvenuto al ministro del Turismo Daniela Santanchè.

Presenti alla conferenza il sindaco della città Chiara Frontini, il deputato Mauro Rotelli e l’assessore allo sviluppo economico e al turismo Silvio Franco.

“Viterbo è una città che fa della cultura e dell’arte il suo punto di forza”. Per il sindaco Frontini, l’attrazione turistica è un dato sempre positivo per la città viterbese, punto dimostrato anche e soprattutto con la sua candidatura a capitale europea della cultura.

Il periodo 2025-2033, quindi dall’inizio del Giubileo fino ad arrivare all’anno della Capitale Europea, è descritto dalla Frontini come “un progetto a lunga durata, fondamentale per portare Viterbo dove merita”.

Lasciata la parola al deputato Rotelli, il presidente della commissione ambiente, infrastrutture e territorio della Camera dei Deputati ha confermato come Viterbo sia “una città con un bassissimo inquinamento, soprattutto a livello paesaggistico”. Continua Rotelli, “il Giubileo 2025, l’EXPO 2030 a Roma e la candidatura di Viterbo come Capitale della Cultura 2033 saranno i tre step per cambiare il futuro della Tuscia”.

Anche l’assessore Franco ha affermato le potenzialità di Viterbo, aggiungendo però che “le attrazioni presenti nel nostro territorio sono nascoste dalla vicinanza con Roma e la Toscana”. Lo sforzo dell’amministrazione sarà quindi quello di far diventare la città una base turistica di interesse nazionale.

Con le terme, il Palazzo dei Papi e la Macchina di Santa Rosa, l’amministrazione locale vuole creare un layer turistico di Viterbo, una lettera di presentazione della città.

“Oltre ad avere il prodotto turistico, la città di Viterbo necessita di una importante creazione di servizi”. Secondo l’assessore Franco è di fondamentale importanza andare ad investire sulle infrastrutture, specialmente “quei cammini storici come la Francigena che hanno reso importante la Tuscia”.

“Abbiamo sempre ascoltato che il turismo doveva essere il petrolio della nostra Nazione. Con il Governo Meloni questo concetto è diventato realtà”. Così ha aperto il suo discorso il ministro Santanchè.

Per lei la sfida principale sarà quella di attrarre un numero sempre più grande di turisti a Viterbo. “Con il Giubileo saranno previsti 30 milioni di turisti”. Dichiarando questi dati, il ministro ha poi continuato affermando che “questi numeri sono un’occasione per Viterbo, una città con una forte impronta di turismo religioso”.

Per quanto riguarda l’intervento sui servizi al turismo accennati in precedenza dall’assessore Franco, il ministro Santanchè ha confermato che sono stati messi a disposizione 1 miliardo e 380 milioni di euro per intervenire a favore dei servizi al turismo, confermando poi che “le strutture ricettive di Viterbo sono ai minimi storici, per questo motivo è fondamentale iniziare da subito a lavorare su questo aspetto”.

Continuando con il suo intervento, il ministro ha inoltre affermato che “il 2023 sarà l’anno della svolta”. Il settore del turismo sarà il grande “ascensore sociale per l’Italia, la soluzione per far tornare in alto questo paese”.

A conclusione del suo intervento, la Santanchè ha infine affermato che “i viterbesi devono essere orgogliosi di essere cittadini di Viterbo”. Per lei, l’intera Tuscia è una fucina importante per la promozione del territorio italiano, poiché unisce il turismo religioso con il turismo termale e quello enogastronomico.

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