di REDAZIONE-
VITERBO- Il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, ha delineato il processo per la costruzione del Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi, previsto per il 2039, con l’autorizzazione che potrebbe arrivare nel 2029. Durante un’audizione alla Camera, Pichetto ha spiegato che sono state individuate 51 aree potenzialmente idonee per ospitare il deposito, di cui una ventina nella Tuscia. Tuttavia, la procedura è ancora in una fase preliminare, con la Valutazione Ambientale Strategica (VAS) che richiederà tempo e consentirà il coinvolgimento delle amministrazioni locali.
Il ministro ha sottolineato l’importanza di garantire una gestione sicura dei rifiuti radioattivi, un obbligo sia verso l’Unione Europea sia nei confronti dei cittadini italiani e delle generazioni future. Solo dopo l’approvazione definitiva della Carta Nazionale delle Aree Idonee (CNAI) si potranno raccogliere manifestazioni d’interesse da parte delle regioni e degli enti locali.
Il deposito ospiterà principalmente rifiuti radioattivi ad alta intensità, attualmente stoccati all’estero, mentre quelli a bassa intensità, derivanti da attività ospedaliere, potrebbero essere concentrati in un numero ridotto di siti più avanzati tecnologicamente. Non si escludono scenari alternativi o cambiamenti normativi nel corso del tempo.