Il motto di questo Natale del Vescovo Piazza: “Facciamoci compagnia” (VIDEO)

di WANDA CHERUBINI-

VITERBO- Incontro con la stampa questa mattina presso la curia con il Vescovo Orazio Francesco Piazza ed il direttore dell’ufficio comunicazione della diocesi don Emanuele Germani per gli auguri di Natale e per fare il punto della situazione su tanti temi. Il Vescovo ha risposto alle varie domande poste dai giornalisti, affrontando argomenti importanti. Partendo dal trasporto straordinario della Macchina di Santa Rosa per il Giubileo, Mons. Piazza, dopo aver rimarcato che il trasporto non è gestito dal Vescovo, ma dal Comune e dai facchini di Santa Rosa, ha detto: “Se decideranno di farlo mi auguro che condivideranno con me questa decisione. In genere il trasporto speciale della Macchina è avvenuto sempre o unicamente con la presenza del Santo Padre ed in un anno intenso come questo del Giubileo non mi sentirei proprio di fare una richiesta del genere al Papa. Noi daremo rilevanza al trasporto della Macchina con il trasporto il 2 settembre del corpo di Santa Rosa, fatte salve tutte le ricognizioni e le autorizzazioni“.

Su come Viterbo si appresta ad accogliere il Giubileo, il Vescovo Piazza ha evidenziato come ci sia un impegno con un gemellaggio delle diocesi e come con i giovani si provvederà ad una forma di accoglienza ed accompagnamento. “Ho trovato disponibilità nelle foranie – ha affermato Mons. Piazza – Vivrò un Giubileo itinerante su tutte  e 5 le zone territoriali”. Il Vescovo ha, quindi, ricordato l’appuntamento del 15 febbraio per il Giubileo della diocesi con un momento in cattedrale di preparazione e come ci sarà molta attenzione all’accoglienza spirituale, tenendo a mente tre direttrici fondamentali: la persona e la sua realizzazione, la realtà economica e la dimensione del creato. Ha poi ricordato la data del 30 aprile, la giornata del lavoro, con il coinvolgimento quest’anno di tutte le realtà sindacali e datoriali.

Per quanto riguarda un bilancio dei suoi primi due anni di Vescovato a Viterbo, Mons. Piazza ha evidenziato come la diocesi conti 35 comuni del territorio e come in ogni comune sia stato almeno 2/3 volte. “La mia attenzione al territorio non è solo ecclesiale- ha dichiarato- Questo è un territorio amabilissimo, mi sono sentito accolto e coinvolto. Il nostro territorio è fatto anche di piccoli comuni che rischiano il totale spopolamento. Si tratta di borghi meravigliosi che hanno un senso di identità che mi commuove. Non vedo nell’identità di un territorio un limite, lo diventa quando si chiude alla relazione. L’obiettivo è abbattere queste mura, che non significa perdere l’identità, ma creare un servizio per costruire strutture per far vivere questi territori”. Il Vescovo ha rimarcato, quindi, come siano importanti i campanili, ma come rischiano l’impoverimento se non sono collegati tra loro. “Le strutture vanno adeguate alle situazioni per un fine preciso- ha ribadito- Dobbiamo creare servizi, ma le comunità non si parlano tra di loro. A livello ecclesiale la mutualità la sto chiedendo alle parrocchie più abbienti a favore di quelle che non riescono neanche a pagare le bollette della luce”.

Il Vescovo Piazza ha, quindi, risposto alla domanda sulla ricerca della tomba di Alessandro IV e di come con l’università della Tuscia si stia avviando un discorso molto serio. “Questa tomba di Alessandro IV sta diventando un romanzo – ha riferito il Vescovo- Attorno alle absidi ed alle cattedrali c’erano degli ipogei, delle tombe, però c’è un grande dubbio: è presso la zona absidale o da tutt’altra parte?”- Mons. Piazza ha poi annunciato: “Nell’anno Giubilare si aprirà la cappella di Giovanni XXI. Mi auguro che le persone anche quando faccio scelte che stridono con uno stile radicato, abbiamo nel cuore la certezza che è sempre per il bene loro che le faccio e la scelta pastorale di valorizzare le feste popolari la dice lunga”.

Altro tema trattato il Conclave. Al riguardo il Vescovo ha annunciato che è in fase di arrivo una pubblicazione sul Conclave. “Viterbo è legata strettamente al Conclave e come si sta valorizzando  il Colle del Duomo bisogna valorizzare il Conclave- ha affermato – Ovviamente è importante un dialogo civile e religioso”.

Altro argomento affrontato il sociale: “C’è molto da fare e per quanto ci impegniamo non riusciamo a risolvere tutto. Dobbiamo allargare l’azione solidale – ha rimarcato il Vescovo-  ed è fondamentale la collaborazione tra le varie istituzioni, associazioni, realtà ecclesiale. Sento una grandissima esigenza di impegnarmi verso i più giovani affinchè possano riscoprire la solidarietà. Nel rapporto scuola/ lavoro vorrei che i giovani dedicassero delle ore alla solidarietà, ore che entrino nel curriculum della loro vita. A Villa Rosa e al Giovanni XXIII sono state fatte delle esperienze con i giovani che sono rimasti sorpresi”. Il Vescovo ha, quindi, evidenziato come la mappa del disagio sia purtroppo molto vasta e come il servizio da parte delle parrocchie sia straordinario, ma come sia fondamentale la collaborazione tra le associazioni, perché la non collaborazione è un difetto. “Facciamo crescere la sensibilità soprattutto nei giovani – ha ribadito il Vescovo Piazza – In tutte queste associazioni manca un ricambio ed è questo il mio grido d’aiuto rivolto alla scuola”. Il Vescovo, in chiusura, commentando il moto di questo Natale: “Facciamoci compagnia” ha rimarcato il valore della condivisione e come da gennaio sarà attivo un coordinamento delle confraternite di tutto il territorio. “Le difficoltà – ha spiegato il Vescovo- possono essere affrontare in due modi: o come senso di sfiducia o come provocazione per capire chi siamo perché nelle difficoltà si capisce la persona. La vera sfida è quella di coinvolgere i giovani, ci sono tantissimi giovani di qualità in giro, che hanno idee, senso del futuro. Puntare sui giovani significa liberare la loro energia. Il vero problema è il rapporto genitori-figli: vedo spesso genitori impauriti. Bisogna sciogliere questa paura”. Infine, il  Vescovo ha ricordato la prossima festa della stampa a gennaio con l’invito di creare gruppi di lavoro tra i giornalisti su tre temi fondanti: persone e relazioni, economia e lavoro e natura e ambiente. L’incontro si è chiuso con l’augurio del vescovo per il nuovo anno: “Che sia l’anno nuovo nella misura in cui siete pronti a viverlo”.

 

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