Il Movimento Artistico Vetrallese chiude il bilancio 2019 e pensa al nuovo anno

di EMANUELE FARAGLIA –

VETRALLA (Viterbo) – E’ stato chiuso quest’oggi, presso la sede dell’associazione in piazza della Rocca 26, sala Enzo Tirasacchi, il bilancio 2019 del Movimento Artistico Vetrallese (MAV d’ora in poi) guidato dal presidente Giovanni Diodato.

Dopo aver prospettato ai soci la possibilità di far diventare il MAV una vera e propria ONLUS visto che per la prima volta è stato fatto il conteggio e la somma dei beni di proprietà dell’associazione, Diodato ha ricordato alcune delle collaborazioni degli ultimi anni, come quella risalente al biennio 2018/2019 con la “Enzo Ciatti” di Viterbo che si occupa di problematiche legate all’Alzheimer e la vendita di circa 80 foulards di seta dipinti il cui ricavato è stato devoluto in beneficenza alla stessa. Oppure il ciclo espositivo che ha visto ciascun artista esporre per un mese all’interno dei locali del dottor Agostino Frateiacci.

In quest’ultimo caso, ad esempio, protagoniste sono state le opere di Elke Flenker, Cinzia Bagnaia (vice presidente), Stella Tofone, Stella Vannucci , Arianna Venanzi, Aurora Proietti Colonna e Anna Teresa De Simoni, Vincenzo Verducci e Giacomo Bagnaia. Spazio anche ad un’antologica in memoria della pittrice Primula Campomaggiore , pittrice naive già ricordata nel 2019 anche dalla Casa Editrice Ghaleb con un evento dal titolo “Figlia di Ligabue in Tuscia – Un’artista della Tuscia felice” .

Sono numerose le iniziative in programma per il 2020, tra queste va senz’altro citata la realizzazione, grazie ad un dedicato studio dell’ingegner Francesca Mazzone, di un mazzo di “Carte d’autore” da gioco, ispirate ai simboli dei 60 Comuni della provincia.

Piccola stoccata da parte di Diodato è stata lanciata all’indirizzo di chi, pur essendo socio, non partecipa pienamente alle iniziative del gruppo. Ma le attività in cantiere sono davvero numerose e , anche per i meno presenti, ci sarà sicuramente modo di recuperare.

Nelle prossime settimane noi di Tuscia Times seguiremo l’evolversi degli eventi visto che una comunità senza arte è destinata , oltre che alla noia, all’oblio.

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