Il museo Antonio da Sangallo aperto ma senza direttore scientifico

di LIA SARACA –

 MONTEFIASCONE ( Viterbo) – Il museo dell’architettura Antonio da Sangallo il Giovane (Masg) ha riaperto i battenti. Da lunedì scorso, il sito culturale inserito nel Sistema museale del lago di Bolsena (Simulabo) potrà essere di nuovo fruibile a turisti e visitatori.

Quello che manca è però il direttore museale, una figura di non poco conto considerando che la sua assenza potrebbe comportare la perdita di contributi regionali.

Un effetto della caduta dell’amministrazione comunale che non ha reso possibile il rinnovo dell’incarico alla direttrice Valentina Berneschi e neanche la procedura per la nomina di un nuovo responsabile scientifico. Un iter, quest’ultimo, collegato ai fondi disponibili del bilancio comunale approvato la scorsa settimana.

La presenza di un direttore è infatti un requisito necessario e vincolante affinché i musei possano restare nell’organizzazione museale regionale e quindi accedere a progetti e finanziamenti.

A quanto sembra, però, il nuovo direttore non arriverà molto presto e così quel piccolo gioiello tutto dedicato alle opere del Sangallo rischia di cadere nell’immobilismo.

In questi ultimi anni, il museo presente all’interno della Rocca dei papi è divenuto un polo culturale sfornando incontri, convegni, mostre e producendo cultura nell’ottica di un rilancio turistico – culturale. Senza dimenticare l’attività svolta dalla stessa direttrice nella ricerca e recupero dei beni archeologici locali sparsi in altri siti.

Nel 2018 è stato inoltre inaugurato il servizio di audio guida e biglietteria elettronica in accordo con Archeoares in un circuito collegato a quello di Bagnoregio, Viterbo e Anagni; a settembre dello stesso anno c’è poi stato l’ingresso nella Rete delle dimore storiche del Lazio e l’installazione di un binocolo panoramico ad altissima qualità sulla Torre del Pellegrino.

Servizi culturali tuttora operativi, secondo le normative anti Covid – 19, per i visitatori del complesso dotato di nuovo personale che si occupa anche della biglietteria. I due nuovi custodi (Maurizio Pelabasto e Mario Micalizzi) sono inoltre impegnati nella manutenzione e cura dei giardini e dell’intera struttura.

Insomma, l’offerta artistico – culturale rappresenta un’attrattiva turistica autorevole per una città d’arte come Montefiascone, un riferimento ancora più importante con le riaperture in atto e in vista della stagione estiva.

L’auspicio è che dunque il museo Antonio da Sangallo il Giovane possa dotarsi al più presto della figura del direttore scientifico per proseguire l’iter di rilancio verso altri prestigiosi traguardi.

 

 

 

 

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