di MARIA ANTONIETTA GERMANO –
VITERBO – Marilena Fonti, apprezzata firma del noir, nel suo nuovo volume “L’ultima carezza del lago” (Collana I Luoghi del delitto-Robin Edizioni) si riallaccia con un filo rosso ai suoi precedenti libri e riporta in auge le indagini della marescialla capo Maura Ferri, comandante della stazione dei Carabinieri di Marta, ridente paesino affacciato sul lago di Bolsena. Ne “L’ultima carezza del lago” c’è la violenza che sfocia in altra violenza, che porta alla morte. Si parla anche di corruzione. Un libro intenso di cronaca nera, ricco di colpi di scena e suspance che mettono in evidenza aspetti psicologici e sociali del nostro vivere.
Ieri, 22 giugno, nella libreria Borri books in piazza della Repubblica, l’autrice, accolta dagli applausi, ha presentato, con il supporto di Marilena Satriani, la sua nuova fatica letteraria che non è un romanzo ma otto drammatici racconti interconessi alle indagini della tostissima marescialla Ferri. In questo noir c’è però un nuovo protagonista, un giornalista di Roma che ha una casa di famiglia a Marta, dove è tornato e….Ciò che accade si scoprirà solo leggendo il libro.
Perchè marescialla al femminile? “Marescialla perchè i carabinieri mi sono più simpatici dei poliziotti – risponde pronta la scrittrice – Ho lavorato molti anni in una scuola militare, la scuola sottoufficiali dell’esercito di Viterbo. Questo mi ha influenzato perchè conosco i meccanismi. Nel romanzo c’è un altro militare, un capitano che è molto diverso dalla mia marescialla. E forse perchè ho visto queste ragazze combattere in ambienti prettamente maschilisti, e chi ce l’ha fatta, ha fatto una gran fatica”.
A quali racconti presenti nel libro è più legata? “Sono due – risponde l’autrice – Uno è “Puntoaccapo”, la storia del disoccupato e il secondo la “Donna della Torre”, il più lungo, circa una cinquantina di pagine”. E Marilena Fonti, bravissima nelle descrizioni degli ambienti e delle persone che incontra strada facendo, osserva, ascolta chiacchiere e dialetti, indizi utili a creare i suoi personaggi. Otto racconti che fanno emergere temi complessi come la corruzione, la vendetta, la disperazione o l’ossessione, passando per la violenza domestica o l’amore violento. Dunque tante matasse da dipanare che hanno come unici obiettivi la verità e la giustizia.
“La presentazione è andata benissimo – commenta a caldo la scrittrice Marilena Fonti – le persone presenti sono state molto attente e partecipi, hanno fato domande pertinenti. Evidentemente hanno capito bene lo spirito dei racconti. Sono molto felice di questa presentazione, è la prima che faccio, ce ne sarà un’altra a Marta in agosto, sul lago, Marta che è il luogo deputato….Buona la prima!”. L’incontro di successo si è concluso con calorosi applausi, domande, riflessioni e il consueto firma copie.
NOTA – Marilena Fonti è nata a L’Aquila, si è trasferita giovanissima con la famiglia a Hartford, nel Connecticut, nella parte nord-orientale degli Stati Uniti. Completati negli USA gli studi superiori, ha frequentato la University of Connecticut, conseguendo un B.A. (Bachelor of Arts) in Lingue e Letterature Straniere Moderne e un M.A. (Master of Arts) in Letteratura Comparata. Attualmente vive Viterbo, dove ha insegnato Lingua Inglese in un Liceo Classico-Linguistico. Ha insegnato anche alla Scuola Sottufficiali dell’Esercito e all’Università degli Studi della Tuscia di Viterbo come docente a contratto.
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