VITERBO – “No all’accorpamento delle segreterie dell’istituto scolastico comprensivo del Carmine così come quello di Grotte di Castro. Come consiglieri provinciali del Patto civico per la Tuscia, insieme alla sindaca di Viterbo Chiara Frontini, ribadiamo la posizione già espressa in sede di Consiglio Provinciale nel respingere il dimensionamento di istituti sul territorio provinciale. Come esponenti del Patto civico abbiamo avanzato una serie di considerazioni a favore del mantenimento della piena autonomia della scuola del Carmine, conformi alle linee guida che la stessa Regione Lazio ha dato e che invitano a non considerare motivazioni di carattere meramente numerico. La scuola, infatti, è frequentata da oltre seicento alunni ed ha sempre ricoperto un ruolo importante per il quartiere di Viterbo, oltre ad essere stata destinataria di significativi investimenti da parte del Comune tramite i fondi del Pnrr, utilizzati per abbattere le barriere architettoniche e per l’efficientamento energetico.
Non solo: proprio a partire di questo a.s. è stata autorizzata una sezione distaccata della scuola secondaria, per garantire la continuità educativa nel territorio. La scuola del Carmine, una delle primissime nella provincia in cui venne applicato il metodo montessoriano, è un punto di riferimento per tutto il quartiere stesso e per il centro storico.
Non è accettabile una politica di contenimento della spesa pubblica che tagli sempre sui servizi essenziali, in questo caso la scuola, che è presidio di inclusione e sviluppo sociale”.
Così Umberto Di Fusco – Maria Rita De Alexandris, Consiglieri Provinciali – Patto Civico per la Tuscia.