Il Presidente della Provincia di Viterbo Alessandro Romoli in occasione della Giornata nazionale per le vittime del Covid-19

VITERBO- Riceviamo dal presidente della Provincia di Viterbo, Alessandro Romoli e pubblichiamo:” Due anni fa la pandemia entrava drammaticamente nelle nostre vite, stravolgendole. Quasi senza nemmeno accorgercene ci siamo ritrovati in una nuova dimensione fatta di lockdown, mascherine, tamponi. Ma soprattutto di paura, quella che si può provare solamente quando si combatte un nemico invisibile, un nemico contro il quale, all’inizio, avevamo poche armi da usare.

Ci siamo ritrovati a dover imparare termini e concetti medici che fino allo scoppio della pandemia erano appannaggio dei soli addetti ai lavori. E che avremmo voluto rimanessero tali. Abbiamo sentito il silenzio assordante delle città vuote, abbiamo sofferto ogni abbraccio rimandato.

Non smetteremo mai di ringraziare il personale sanitario per il lavoro profuso. Medici, infermieri e operatori sociosanitari sono stati costretti a turni di lavoro massacranti che univano il giorno e la notte, correndo quotidianamente il rischio di ammalarsi per fornire le cure ai tanti che ne avevano bisogno.

Poi è arrivato finalmente il vaccino, che ha portato nuovamente luce in questo periodo buio e che ci sta traghettando verso un graduale ritorno alla normalità. Quella vera, come la conoscevamo prima della pandemia.

Finora però 157mila 442 persone in Italia hanno perso la vita a causa del virus, 575 solo nella Tuscia. Tante, troppe. 157mila 442 non è un dato asettico. Sono storie interrotte, famiglie in lacrime. Oggi, nella Giornata nazionale per le vittime del Covid-19, il pensiero della Provincia di Viterbo va a ognuna di loro e ai loro cari.

 

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