Il Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca interviene sul Giubileo, Expo 2030, Pnrr e transizione ecologica

ROMA – Pubblichiamo alcune dichiarazioni del Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, relative alla sua intervista presso “Il Giornale”.

In merito al Giubileo:

«La Regione costituisce un attore importante. Soprattutto nel campo sociosanitario, visto che arriveranno 30 milioni di pellegrini. Pure qui abbiamo trovato una quadratura nonostante i ritardi dell’amministrazione precedente che non aveva rappresentato al governo le necessità finanziarie. Noi lo abbiamo fatto e le risorse sono state trovate».

Relativamente all’Expo 2030:

«Lavoriamo alacremente per l’assegnazione dell’Expo 2030. E ci crediamo. Sarà un volano incredibile non solo per l’economia di Roma ma dell’intera regione».

Riguardo il settore sanitario della regione:

«Ho alle spalle una lunga esperienza nel settore sociosanitario. Non potevo non metterci la faccia. Comunque, il primo obiettivo è la sovranità sanitaria della Regione. Abbiamo ereditato un’esposizione debitoria di circa 23 miliardi di euro. Abbiamo poi subito dovuto tagliare in bilancio 218 milioni di euro per ripianare i debiti della sanità visto che la Corte dei Conti impone di non fare nuovo debito. Stiamo lavorando anche per migliorare le liste di attesa. Quando si chiama il Recup per prenotare una visita sono a disposizione solo le strutture pubbliche. Soltanto il 7% dei servizi erogati è gestito dal Recup. Ma noi paghiamo ai privati milioni di prestazioni. Ecco perché ho intenzione di inserire anche questi servizi in convenzione all’interno della prenotazione delle visite. Così sarà possibile abbattere i lunghi tempi di attesa. Stiamo ripristinando il dialogo con i territori per capire le esigenze a livello locale».

Riguardo alla transizione energetica:

«Indipendenza energetica e transazione energetica sono due aspetti fondamentali. Fitto ci ha messo la faccia e il governo ha preso impegni precisi a livello internazionale. Non si tireranno indietro e su questo sono ottimista».

Infine, in merito al PNRR:

«La contestazione sul Pnrr non le capisco. Il fatto che Fitto abbia voluto rimodulare gli impegni per evitare di restare bloccato su progetti a rischio entro il 2026 lo trovo un gesto di buon senso. Oltretutto, per quanto riguarda me, questa rimodulazione è stata preceduta da un confronto ampio».

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