Il presidente Mattarella a Codogno: “In questi luoghi si ritrova oggi la Repubblica”

di WANDA CHERUBINI –

CODOGNO (Lodi) – Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alle ore 11 si è recato a Codogno, accolto con tanti applausi dalla folla, che tanto ha sofferto.  Il sindaco di Codogno, Francesco Passerini ha preso per primo la parola: “E’ un onore avere il presidente della Repubblica oggi qui da noi. Ricordo ancora il 21 febbraio quando mi si comunicò il primo caso da Coronavirus. Subito abbiamo agito, aiutandoci e sostenendoci l’un l’altro. Per i primi 15 giorni tutti hanno guardato a noi, ai nostri passi, come se fossimo noi il caso da sanare. Abbiamo dimostrato valori di resistenza, resilienza, unità. La sola cosa che ha differenziato Codogno dal resto del Paese è stata solo la possibilità di riconoscere per primi la patologia. Tante le perdite del nostro territorio ed ai defunti ed alle nostre famiglie va il nostro pensiero. Il nostro consigli comunale ha fissato per il 21 febbraio la data per ricordate tutte le vittime del Covid. Codogno e il nostro territorio sono state in prima linea sotto la direzione del dott. Lombardo, che ringrazio, mettendo in campo una forza di volontariato e di protezione civile encomiabile, realizzando quel cosiddetto modello Codogno,  che ha dato il meglio di sè. Oggi la sua presenza fa sentire a tutta la cittadinanza la vicinanza delle istituzioni. Siamo consapevoli che il momento che attraversiamo richiede ancora coinvolgimento, ma oggi la

Passerini

sua presenza ha contribuito a rinnovare la nostra forza. Buon 2 giugno e benvenuto presidente”.

E’ stata poi la volta del presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana: “Il 2 febbraio scorso a Codogno, la storia del nostro Paese, fu dolorosamente e inaspettatamente mutata: un male imprevedibile ha devastato con incredibile violenza la terra di Lombardia, che è una terra di progresso e solidarietà, luoghi che per primi hanno sofferto l’epidemia e pagato un prezzo più alto in termine di sacrifici e di vite umane. Dobbiamo anche ricordate le migliaia di malati che sono state curati con attenzione con la forza e determinazione che i nostri medici, infermieri e volontari hanno saputo dare e anche da terre lontane sono arrivati a darci una mano. A loro un grande grazie per la dedizione dimostrata e l’affetto. L’emergenza sanitaria ha posto a dura prova i cittadini, le imprese. Ci approcciamo ad una nuova normalità, che non sarà più la stessa di prima: ritmi , abitudini, tempi diversi a cui ci dovremo adeguare. Nel buio dei giorni trascorsi non è mai mancata la vicinanza

Fontana

dell’Italia tutta e il nostro presidente si è sempre interessato personalmente. Questo spirito di vicinanza nei nostri confronti e di condivisione deve essere il motore per una ripartenza per un Pese unito. Viva la Lombardia, via l’Italia”.

La cerimonia è proseguita con un filmato.  Ha, quindi, preso la parola il Sottotenente Giovanna Buffelli del corpo infermiere volontarie della Croce Rossa Italiana. “E’ con profonda e sentita gratitudine che la incontriamo oggi a Codogno, così duramente provata dall’emergenza ancora in corso – ha detto commossa Buffelli – Abbiamo vissuto la forte esperienza della zona rossa nelle prime settimane di questa vicinanza calamitosa ed abbiamo fronteggiato al meglio le più diverse e vitali esperienze dei nostri cittadini. Grazie alle sinergie e affiatamento delle diverse realtà del mondo del volontariato siamo riusciti coralmente a gestire ogni necessità. A nome mio e di tutto il personale volontario di Codogno la ringraziamo ancora di questa occasione di incontro”.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha affermato: “Rinnovo il  ringraziamento per il  senso di responsabilità con cui avete affrontato la zona rossa. Esempio di senso civico e di alto patrimonio morale che i vostri cittadini hanno offerto al nostro Paese. Ringrazio  Buffelli per la partecipazione coinvolgente e significativa che il volontariato continua ad offrire. La celebrazione del 2 giugno ha luogo quest’anno qui a Codogno, mentre in tanti altri luoghi conto di recarmi in altre occasioni. In questi luoghi si ritrova oggi la Repubblica, Da  Codogno vogliamo ribadire i valori della costituzione, ricordando i nostri concittadini morti per il Coronavirus. Questi luoghi sono ferite che possiamo tentare di ricucire solo con il ricordo , ricordando volti, nomi, storie, tutti, ognuno per uno. Occorre un modo efficace per raccogliere e custodire questa memoria e per un pensiero d’omaggio per le vittime di questa epidemia. Auguri anche a coloro che sono malati e che stanno lottando per la guarigione. La mia riconoscenza a coloro che si stanno prodigando per curarli ed assisterli senza domandarsi chi fossero, ma guardando soltanto al loro essere persone. Non ho dimenticato quanto in questi mesi hanno fatto con abnegazione tanti medici, infermieri, farmacisti, lungi dal sottrarsi al loro compito, contrastando l’epidemia con coraggio, sovente ponendosi al rischio. Molti sono rimasti vittime per questo senso del dovere. A

Buffelli

loro la gratitudine, come anche al mondo della scienza e della ricerca per l’individuazione di farmaci specifici e di un vaccino. Abbiamo anche assistito allo svilupparsi di una rete di solidarietà per l’aiuto e il conforto per chi si trovava in difficoltà. Siamo stati testimoni di migliaia di gesti di solidarietà, di abnegazione, di felice invettiva nell’aiuto nei confronti di chi aveva bisogno. Si è manifestato un patrimonio morale che va esaltato, che va messo a frutto affinché caratterizzi in modo positivo la ricostruzione. Ieri ho conferito alcuni riconoscimenti ad alcuni concittadini che si sono dimostrati con generosità pronti in prima linea per far fronte all’emergenza. In Italia, per primi in Europa e nel mondo occidentale, siamo stati investiti da un fenomeno di inimmaginabile diffusione, sconosciuto anche alla scienza. Chi si è trovato ad affrontarlo nei diversi ruoli ha dovuto procedere spesso per tentativi senza indicazioni di esperienza,  né strutture proporzionate alla dimensione del contagio. Attraverso il presidente Fontana, il sindaco Passerini e gli altri sindaci qui presenti, desidero ringraziare tutti  i sindaci e rappresentanti istituzionali che si stanno adoperando affinché la ripresa possa avvenire con impegno che non lascia spazio a polemiche e distinzioni, tutti chiamati a fare il nostro dovere. Qui, nella casa comunale di Codogno, oggi, come poche ore fa a Roma all’Altare della Patria,  è presente l’Italia della solidarietà, del coraggio, che celebra la forza morale del nostro Paese. Da qui dobbiamo ripartire. Grazie a tutti voi ed ai nostri concittadini per l’esempio che l’italia ha dato a tutta l’Europa ed al mondo”.

La visita è proseguita al cimitero monumentale di Codogno, che ha accolto in questi tre mesi di emergenza 260 salme. Il presidente della Repubblica ha deposto una corona di fiori, portata da due corazzieri, simile a quella deposta alle ore 9 all’altare della Patria ed ha svelato una lapide in ricordo di tutte le vittime del Covid-19. Il capo dello Stato si è poi intrattenuto con il Vescovo di Lodi.  In serata, alle ore 19, il presidente sarà allo Spallanzani dove assisterà a un concerto di ringraziamento a tutti i medici ed infermieri che hanno lavorato duramente per questa pandemia.

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