Il presidente regionale Fin: “Si potrebbe pensare a una scuola di tuffi a Viterbo”

di WANDA CHERUBINI –

VITERBO – Questa mattina, in IV commissione, prima della discussione della delibera sull’affidamento della piscina comunale alla Fin, è stato invitato il presidente regionale della Fin, Gianpiero Mauretti, che ha potuto dare qualche informazione sulla situazione in cui versa la piscina comunale e sul prossimo futuro della stessa. “Abbiamo subito messo a norma l’impianto dopo la pandemia Covid-19. A Roma abbiamo riaperto tutti i centri federali, come a Verona e Trieste. La gestione degli impianti natatori è onerosa e più difficile. Nel Lazio ci sono 225 società affiliate ed il 40% di questi impianti non ha riaperto. Ho la netta sensazione che un 20% non ce la farà a riaprire. Avere impianti aperti significa far fare attività a tutti e riportare qualche atleta locale nell’élite natatoria nazionale”. Mauretti ha poi spiegato che la Fin sta procedendo per priorità per far funzionare la piscina nel miglior modo possibile. “Si procede per gradi – ha evidenziato- sia a livello quotidiano sia nel caso di manifestazioni. Quest’ultime sono tutte a carico della Fin”. Poi il presidente Mauretti ha dato qualche informazione sull’andamento della piscina: “I numeri raggiunti non sono ancora ottimali, visto la precarietà della gestione e la pandemia che non ci hanno aiutati. Ma sono comunque numeri incoraggianti. L’impianto può supportare numeri molto più grandi. Nel Lazio l’impianto è uno dei primi e se avesse una vasca esterna di caratteristiche normali sarebbe un impianto che potrebbe ospitare tutte le manifestazioni internazionali. La nostra Federazione ha quattro discipline olimpiche. Si potrebbe pensare anche ad una scuola di tuffi a Viterbo. In Italia ce ne sono soltanto 5-6″.

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