DI LUCA BERNARDINI –
VITERBO – Quest’oggi alle ore 12,30, presso la sala consiliare del Comune di Viterbo, sono stati illustrati i dettagli dell’evento in programma a Palazzo dei Priori il prossimo 21 marzo, dal titolo “I processi partecipativi nei progetti di trasformazione urbana”.
Presenti alla conferenza il sindaco Chiara Frontini, l’assessore alla qualità degli spazi urbani Emanuele Aronne, l’assessore allo sviluppo economico locale e turismo Silvio Franco, il dirigente VII Settore Urbanistica del Comune di Viterbo Stefano Peruzzo, il dirigente per lo sviluppo economico, le attività produttive e la ricerca della Regione Lazio Paolo Alfarone.
“Questo programma sarà il primo processo che ci porterà ad attuare il programma Capitale della Cultura 2033”. Per la Frontini, la città di Viterbo, oltre ai fondi PNRR, avrà a disposizione 17.260.000 milioni di fondo investimento per attuare questa strategia a lungo termine.
“La giornata del 21 marzo sarà una data importante, poiché andrà a definire le varie strategie attraverso un processo partecipato”. A conclusione del suo intervento, il sindaco ha confermato come questi interventi sono “basati a favore di un’alta programmazione, che spostano il focus sulla città nel suo insieme”.
L’assessore Franco, nel suo intervento, ha compiuto un excursus sul FESR, il Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale. “Essendo un programma europeo, si tratta di un investimento importante per la Regione Lazio”.
“Con la strategia territoriale prevista si danno delle priorità”. Con queste parole, l’assessore Franco ha confermato le aree di competenza di questi fondi, i quali verranno utilizzati per un miglioramento degli argomenti Innovazione e digitalizzazione, con 55 milioni a favore della
digitalizzazione della PA, sulla questione ambientale, sulla mobilità urbana sostenibile ed infine sull’impegno sociale.
Quest’ultima area di interesse avrà a proprio favore un potenziale utilizzo di 23 milioni di euro di fondi, ai quali si aggiungeranno anche quelli dell’FSE, il Fondo Sociale Europeo.
Il processo partecipato avverrà attraverso delle modalità distinte. La prima sarà il 21 marzo alle ore 15, dove si incontreranno l’assessore regionale Roberta Angelilli con l’Autorità di Gestione del FESR, gli esperti e gli addetti ai lavori.
La seconda modalità prevede l’utilizzo da parte dei cittadini di una piattaforma online presente sul sito del Comune, dove si potrà dare un parere personale sulle strategie territoriali proposte e effettuate.
La terza ed ultima modalità sarà quella di aprire delle candidature per un Partenariato, in modo tale da portare un personale contributo a favore delle strategie territoriali.
Quello che è indispensabile per l’assessore Franco è che, qualunque intervento venga preso in considerazione, “deve contribuire alla biodiversità e deve dichiarare un abbassamento delle emissioni di CO2”.
Questo processo è stato iniziato dall’amministrazione vari mesi fa, per loro “un modo utile e intelligente per una precisa raccolta dei dati, fondamentali per creare una base di lavoro sinergica”.
L’unione di intenti è quindi una prerogativa del Comune di Viterbo, confermata anche dalle parole di Stefano Peruzzo, il quale ha affermato che “essendo un fondo europeo, la gestione delle risorse deve essere programmato sin dal primo momento. Le attività utili saranno analizzate a 360 gradi, con un coordinamento costante tra i vari responsabili delle strategie”.
L’assessore Aronne ha confermato come questo programma sarà “un concetto diverso rispetto agli altri fondi europei”, con la strategia territoriale che determinerà quali saranno i progetti da attuare. A conclusione della conferenza, Aronne ha infine affermato come “i progetti nascono in sede pubblica dopo un’analisi delle problematiche cittadine. Se saremo bravi, i 17 milioni di euro di fondi saranno solamente l’inizio di una lunga lista di finanziamenti europei a favore di Viterbo”.
