VITERBO- “Pensando a Marco ricordiamo una persona buona dentro. A due braccia aperte. Nonostante la vita l’abbia provato non poco, scavandolo nel profondo, ha mantenuto sempre una corazza fatta di disponibilità, di altruismo spontaneo, caratteristiche alle quali non sapeva rinunciare.
In tanti lustri insieme, abbiamo condiviso lunghe giornate di lavoro ma anche discorsi e confronti su vari argomenti. Il confronto. Quello non gli è mai mancato. La continua ricerca della Verità che tanto lo faceva interrogare. Quella stessa Verità che adesso vedrà tutta intera e senza filtri. E la visione che avremo di Marco da oggi sarà quella di lui, abbracciato al suo adorato Fulvio, che ci ricordano un passo del Vangelo: “Accetta quanto ti capita e sii paziente nelle vicende dolorose, perché l’oro si prova con il fuoco e gli uomini ben accetti nel crogiuolo del dolore”. Ciao Marco”.
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