Il Sacrario necessita di interventi consistenti ed immediati

VITERBO- Riceviamo e pubblichiamo: “Il Sacrario necessita di interventi consistenti ed immediati. Il Comune di Viterbo e la Soprintendenza delle Arti mettono la testa nel sacco. Forse non tutti sanno che Il monumento ai caduti, l’attuale Sacrario di Viterbo, è una piccola chiesa del 1400 dedicata alla Vergine S. Maria della Peste, è bene ricordare che questa splendida infrastruttura fu eretta dai viterbesi come ringraziamento per la scomparsa dell’epidemia di peste.

Si trova in un luogo simbolico, proprio al centro della città. Come è noto la città nel corso degli anni ha subito varie trasformazioni, ma il cambiamento urbanistico più incisivo avvenne dopo la copertura del torrente Urcionio (i lavori iniziarono nel 1921), il torrente, ancora oggi, scorre sotto via Marconi attraversando il sottosuolo della Piazza del Sacrario. Dai documenti risalenti al ventennio si evince che la città si riconfigurava in funzione alle costruzione di nuove strade e case, ma la chiesetta dedicata a S. Maria della Peste, grazie ai devoti viterbesi di allora è stata lasciata intatta. la comunità ha sempre venerato il luogo per la sua sacralità e nel contempo rappresenta da un lato il legame religioso e civile a onore della Vergine salvatrice, dall’altro come Sacrario a ricordo degli stessi cittadini che hanno dato la vita per la Patria durante i due conflitti mondiali.

Il Tempietto fa parte di quei monumenti che avvalorano la storia della città, in quanto carichi di simboli e tradizioni vitali che parlano dell’evoluzione storica e religiosa di una comunità. Così è anche per la chiesa di S. Maria della Salute che fu costruita per assistere le donne in difficoltà subito dopo il mille, o la chiesa della Carbonara posta dove i Templari prima e i Cavalieri di Rodi poi presidiavano un’area di difesa della città.

Purtroppo, oggi il Sacrario, questa piccola chiesa di grande interesse artistico, gioiello posto in pieno centro, sotto gli occhi dei cittadini, e dei turisti appassionati di arte, deve essere sottoposta a consistenti lavori di restauro per evitare che il suo ruolo di sacro e di profondo valore simbolico per la comunità di Viterbo vada perduto. In particolare il Tempietto, oltre la pregiatissima realizzazione architettonica, racchiude due elementi di estrema importanza : un affresco del 500 di un Cristo che necessita di una accurata manutenzione ed un pregiato pavimento del 400 analogo (stesso materiale e disegni) a quello della Cappella Mazzatosta presso la chiesa della Verità. Le Associazioni d’Arma e Combattentistiche della città di Viterbo vorrebbero riportare all’attenzione di tutta la comunità questo straordinario monumento, “Tempietto” di grande interesse artistico. Nel 2019, in occasione di una commemorazione dei caduti per la Patria, il Sacrario è stato aperto al pubblico per consentire alle scolaresche e ai parenti delle vittime delle guerre di poterlo visitare. In quell’ occasione fu ripulito dai volontari delle Associazioni d’Arma e nello stesso tempo veniva fatta una verifica del manufatto. Con delle foto sono stati immortalati tutti gli aspetti critici più evidenti del monumento, successivamente in tempi brevi la situazione dell’edificio fu segnalata alla Sopraintendenza delle belle Arti. Purtroppo ad oggi nulla è cambiato, anzi ci si aspetta sicuramente un peggioramento dello stabile. Con la speranza di potere sollecitare, quanto prima, gli Enti preposti alle necessarie opere di manutenzione del Tempietto, invio in all. una seri di foto a testimonianza dello stato in cui versa il manufatto. Ringrazio anticipatamente la redazione della pubblicazione, si prega gentilmente di pubblicare le foto in allegato”.

Il presidente di ASSOARMA Gen. Ettore Scorza

 

 

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