Il Sacro fuoco di Sant’Antonio sostituito quest’anno da un videomapping

di WANDA CHERUBINI-

BAGNAIA (Viterbo)- Niente accensione del sagro fuoco di Sant’Antonio questa sera a Bagnaia, a causa del Covid, che frena così l’antica tradizione del focarone, una tradizione, che arriva da lontano e nasce come una festa patronale con gli abitanti che considerano questo appuntamento come la vera festa del loro paese. Un appuntamento che si ripete ogni anno, in piazza XX Settembre, grazie al valido aiuto del Comitato del Sacro Fuoco, composto da circa 60 ragazzi, tra i 18 ed i 30 anni con a capo un presidente ed un vice presidente che li rappresentano e che per tradizione vengono eletti ogni sera del 17 Gennaio in Piazza XX Settembre in base a chi per primo tra loro riesce a staccare la bandiera posta sulla Chiesa di S. Antonio. Ognuno, in base al tempo a sua disposizione, si adopera per la riuscita dell’evento. Poi ci sono coloro che cercano la legna che si vede ardere sul grande falò, la quale inizia ad essere raccolta già a partire dal mese di febbraio fino al mese di dicembre sul Monte della Palanzana. Oltre 500 quintali di legna sistemati su una pila alta 6 metri, che vengono fatti bruciare nel tardo pomeriggio di ogni 16 gennaio. Al posto della pila di legna che arde è stato posto in piazza un videoproiettore che ha proiettato sulla facciata della chiesa di San Antonio le fasi più salienti dell’evento. Sulle scale della chiesa, invece, sono state poste delle candele. Domani, 17 gennaio, si svolgerà, invece, la tradizionale benedizione degli animali. Alla chiesa di Villanova si benediranno gli animali dopo la Messa delle ore 11 e delle 17, rispettando le norme di distanziamento anti Covid. Stessa cosa si farà sul sagrato della basilica di S. Maria della Quercia, dopo la Messa delle 10,30. Anche a Castel d’Asso, nella Chiesa di S Maria, dopo la S Messa delle ore 9, fuori della Chiesa, si svolgerà la tradizionale Benedizione degli animali.

 

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