Il sindaco Paolini scrive alla Regione Lazio: “All’ospedale di Montefiascone ci sono posti per una struttura Covid-19”

di Redazione –

MONTEFIASCONE ( Viterbo) – In una lettera inviata al presidente e all’assessore alla sanità della Regione Lazio e per conoscenza al prefetto, alla direzione generale Asl Viterbo, al presidente e amministratore delegato di Villa Serena srl, in qualità di sindaco di Montefiascone Massimo Paolini ribadisce la disponibilità dell’ospedale locale per una struttura Covid – 19.

“Egregi Signori, negli ultimi giorni si è paventata l’ipotesi di rinvenire posti letto, alternativi a quelli degli ospedali – scrive il sindaco -, per ospitare pazienti infettati dal Covid19 al fine di liberare risorse all’interno dei nosocomi pubblici allo scopo di poter ospitare malati più gravi. In tale contesto, si è appreso dagli organi di stampa che la Asl di Viterbo sarebbe alla ricerca di strutture alternative agli ospedali per ospitare i malati di Covid19 con sintomi meno gravi e avrebbe valutato a tal fine di utilizzare alcuni alberghi di Viterbo per realizzare strutture – Covid”.

Paolini prosegue: “Rispetto a tale ipotesi rilevo che, in data 11 marzo 2020, avevo suggerito alla Asl di Viterbo l’opportunità di prendere in considerazione la possibile utilizzazione dell’Ospedale di Montefiascone, dove poi è stata trasferita l’unità di salute mentale”.

Poi il sindaco ribadisce: “Non posso che ribadire che la struttura più idonea per realizzare una struttura -Covid è certamente l’ospedale di Montefiascone che ha i requisiti di una struttura sanitaria e ha ancora molti spazi, oggi inutilizzati: si potrebbe in tal modo dare una risposta seria e qualificata alle esigenze sanitarie poste dall’attuale emergenza, con le migliori garanzie per la sicurezza e la salute di tutti tenuto conto della funzionalità della struttura nata proprio per fare fronte ad esigenze sanitarie al contrario degli alberghi”.

Di seguito, Paolini afferma: “Sotto altro profilo, la Vostra ricerca di strutture da destinare al ricovero di pazienti – Covid ha preso in esame anche le Rsa. E infatti, nella Vostra ordinanza del presidente della Regione Lazio n.Z00003 del 6-03-2020 si legge che per “evitare il congestionamento delle strutture di emergenza” occorre favorire “la ricollocazione degli utenti presso le altre strutture del servizio sanitario regionale”.

Su questo punto il sindaco scrive: “Occorre evitare di ripetere errori che hanno caratterizzato l’operato di altre Regioni, ove la sciagurata decisione di collocare i pazienti – Covid nelle Rsa private ha avuto esiti catastrofici, come testimoniano le indagini avviate dalle Procure competenti per omicidio colposo e per diffusione colposa di epidemia. Peraltro, è di questi giorni la notizia che le Rsa del Lazio costituiscono i nuovi focolai di diffusione del virus in ambito regionale al punto da essere definite “bombe difficili da disinnescare”.

La lettera prosegue. “In tale contesto rilevo che la Vostra citata ordinanza ordina “alle strutture territoriali pubbliche e private autorizzate e accreditate che erogano prestazioni sanitarie e sociosanitarie, ovvero strutture socioassistenziali in regime residenziale, semiresidenziale, ambulatoriale e domiciliare di proseguire la loro attività, nel rispetto delle misure precauzionali di contenimento del rischio, al fine di garantire ai pazienti la continuità dell’assistenza nelle condizioni di massima sicurezza e al personale di operare al minor livello di rischio possibile”.

In qualità di sindaco di Montefiascone “che rappresenta la proprietà della Rsa Villa Serena Srl, mi rivolgo a Voi al fine di tutelare la salute di ospiti e lavoratori presenti nella struttura – scrive ancora Paolini – manifestando con assoluta fermezza la mia totale contrarietà all’eventualità che tale struttura possa essere trasformata in Rsa – Covid. Da ultimo, non posso che stigmatizzare la Vostra decisione di ridurre il budget a disposizione della Rsa a Villa Serena: la Direzione della struttura mi ha informato del fatto che la ASL di Viterbo, in ottemperanza alle indicazioni degli Enti in indirizzo, ha imposto alle Rsa di fatturare il 10% in meno per i mesi di marzo – aprile – maggio 2020”.

Prima di concludere, Paolini domanda: “Vi chiedo di darmi conferma della Vostra decisione e di comunicarmi immediatamente la relativa motivazione, del tutto intempestiva in un momento in cui le Rsa, come Villa Serena, stanno affrontando ingenti costi – non prevedibili, straordinari e non compresi nelle tariffe regionali –  per fronteggiare l’emergenza (personale aggiuntivo, acquisti di Dpi, interventi di sanificazione, ecc.). Al contempo, le Rsa devono “proseguire la loro attività” come da Voi giustamente prescritto”.

Infine il sindaco Massimo Paolini conclude: “Gli operatori del settore si sarebbero quindi aspettati un contributo ulteriore e straordinario per far fronte all’emergenza, meno che mai, in vece, l’applicazione immediata in periodo di piena emergenza di un taglio lineare alle tariffe regionali: una simile decisione potrebbe impedire l’adozione di basilari presidi a tutela degli ospiti e dei lavoratori. Sotto tale punto di vista e in conseguenza delle Vostre decisioni, Vi anticipo che alcuna censura potrà essere mossa a chi sta quotidianamente lottando e continuerà a lottare in assenza delle necessarie risorse economiche per fare fronte all’epidemia”.

 

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