Il SS. Salvatore ha sfilato per le vie del centro storico viterbese

di Redazione –

VITERBO – Dopo due anni di stop dovuto alla pandemia, si è svolta questo pomeriggio l’antica processione del SS. Salvatore, con molta gente che ha potuto partecipare lungo il tragitto dentro il centro storico. Si tratta di una delle manifestazioni religiose più antiche di Viterbo. La storia popolare racconta che nell’anno 1283, un contadino della famiglia Crochi, arando il campo della Chirichea (zona strada Bagni in Viterbo) rinvenne una cassa di pietra contenente il Trittico del SS Salvatore. La modalità del ritrovamento, spinse il popolo e il Clero a portare la Sacra Immagine nella Chiesa di Santa Maria Nuova, perché era quella più importante della città, qui erano conservati i documenti comunali e veniva usata anche per le assemblee del popolo. L’icona del Santissimo Salvatore, da sempre venerato dai viterbesi in caso di necessità personali, in particolare malattie e per calamità naturali, questo pomeriggio, è stata portata in processione issata su di un carretto e trainata da una coppia di possenti buoi insieme ad un corteo composto da circa cento figuranti rappresentanti le 20 corporazioni dei mestieri: Mercanti, Speziali, Fabbri, Calzolari, Macellari e Pesciaroli, Falegnami, Funari, Lanaroli, Sartori, Pellai, Osti e Tavernieri, Ortolani, Molinari, Pecorari, Muratori e Scalpellini, Tessitori, Fruttaroli, Barbieri, Vasai, Legnaioli.

Il corteo è partito alle ore 18 dalla chiesa di San Pellegrino per proseguire a piazza Gargiuli, presso la chiesa di Santa Maria Nuova e poi procedere per le vie del centro storico. In piazza del Plebiscito il corteo è stato accolto dalle autorità cittadine per poi ritornare nella chiesa di Santa Maria Nuova. Presenti tra le autorità, oltre al Colonnello Antonazzo, comandante provinciale dei Carabinieri di Viterbo, il presidente della Provincia, Alessandro Romoli, l’assessore regionale Alessandra Troncarelli, il senatore della Lega Umberto Fusco e l’ex sindaco Giovanni Arena. Una volta giunti alla chiesa di S.Maria Nuova, dopo i saluti di don Mario, parroco, che ha ringraziato tutti coloro che si sono impegnati per la realizzazione di questa processione, ferma da due anni per via del Covid, ha preso la parola il Vescovo Lino Fumagalli, che ha ringraziato il Signore per questo ritorno della processione, ma ha anche ricordato di non abbassare la guardia di fronte a questo virus subdolo. Ha poi evidenziato come quella del SS. Salvatore sia una delle più antiche tradizioni e devozioni di Viterbo. “L’icona ci richiama una verità, cosa significa Salvatore- ha detto il Vescovo – Lo abbiamo sperimentato in questo periodo pasquale. Il Signore ci ha dato la sua vita per la nostra salvezza. Attraverso questa icona abbiamo bisogno di sentirci amati, di essere coinvolti in questa vita in cui costantemente siamo messi alla prova L’incontro con Cristo ci dà la forza di andare avanti nonostante le difficoltà, ci dà la forza di rialzarci ogni volta che cadiamo. Vorrei che portassimo con noi le ultime parole del Signore appena salito al Cielo: “Non abbiate paura, io sono con voi, tutti i giorni fino alla fine del mondo”. Ecco la gioia e la certezza del credente”. Il vescovo Lino ha, quindi, benedetto tutti i presenti. La cerimonia è proseguita con la S. Messa.

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