Il tema dei derivati tiene banco in consiglio comunale: rinviata al 31 luglio la discussione

di WANDA CHERUBINI –

VITERBO – Il consiglio comunale di stamani si è aperto con una mozione del consigliere comunale Gianmaria Santucci (Fondazione) in merito ai derivati,che il Comune paga 800 mila euro l’anno, mentre altri hanno ottenuto una sentenza favorevole in Cassazione. Il consigliere del Pd,  Alvaro Ricci ha  chiesto al riguardo di prendere un impegno affinché questa questione venga discussa prima dell’approvazione del bilancio di previsione. Il consigliere Giulio Marini (FI) ha rimarcato: “Il tema esposto dai consiglieri è importante per l’andamento dell’amministrazione e deve essere discusso prima del bilancio, bisogna calendarizzarlo, trattiamolo venerdì”.

Il presidente del consiglio comunale, Stefano Evangelista (Lega) si è detto d’accordo nel trattare il

Santucci

tema dei derivati al prossimo consiglio comunale di venerdì 31 luglio, dove si parlerà anche dell’annosa questione sull’istituzione di un centro federale presso la piscina comunale. Anche per il consigliere Giacomo Barelli (Viterbo civica) la discussione sui derivati deve essere trattata in uno spazio dedicato. “Parliamo di due derivati, uno scade nel 2026 e l’altro nel 2030. Parliamo di un’iniziativa che fa perdere al Comune 800 mila euro l’anno, quindi, bisogna parlarne. Ho preannunciato che ai sensi dell’articolo 15 chiederò una commissione speciale perché ritengo che indagare e ricostruire quello che è accaduto sia importante. I cittadini devono sapere perché si è arrivati a questo punto, perché si sono persi 6 anni”.

Il consigliere Massimo Erbetti (M5S). “In passato il mio predecessore presentò emendamenti per stanziare somme per vedere se ci fosse stata la possibilità di andare in giudizio e ci dissero che non ne valeva la pena e che si trattava di aprire un contenzioso contro la Gran Bretagna. Stiamo parlando di svariati milioni di euro. Sono entrato in contatto con il sindaco di Cattolica, che ha vinto in Cassazione e loro sono disponibili a parlare con noi. Proporrei di farlo, non è un argomento da ridurre ad una mozione, ma si tratta di un argomento che ha bisogno di un esame approfondito, proprio di un consiglio dedicato”.

Il consigliere Buzzi (Fdi) ha aggiunto: “La Cassazione sicuramente ha dato un’accelerata alla vicenda, ma prima qualcuno non è stato in grado nel non seguire una strada che poteva essere interessante”. Al che il consigliere Ricci: “C’è una sentenza della Cassazione ad aprile e se ne sta parlando a luglio, grazie all’opposizione”.

La parola è, quindi, andata alla dirigente Rasi che ha affermato: “Raccolgo la richiesta del consigliere Santucci, preparerò una relazione che non si limiti a dimostrare l’andamento dei derivati, perché di questo diamo conto in sede di relazione del rendiconto in un’apposita sezione con gli interessi pagati nel 2019. Farò una relazione più approfondita che faccia emergere le ragioni per cui il Comune nel 2006 sia stato spinto a stipulare questi due derivati su un Boc di circa 26 milioni di euro, cercando anche di verificare se la sentenza della Cassazione che ha emesso per il comune di Cattolica sia sovrapponibile al comune di Viterbo, visto che ci sono diverse tipologie di strumenti finanziari”.

Il consigliere Santucci ha aggiunto: “Ci sono delle affermazioni fatte sulla stampa e bisogna che sia confermate dagli uffici, dalle carte. Bisogna capire se ci sono dei margini secondo gli uffici rispetto ai derivati. La responsabilità politica è chiara, è della giunta Michelini. Ma non c’entra nulla rivendicare responsabilità politiche. A me interessa se ci sono margini per mettere mano a questo contratto per far risparmiare soldi”.

Il consigliere Barelli ha risposto al riguardo: “La questione è seria ed è veramente scorretto dire che le responsabilità sono dell’amministrazione Michelini. Io in questa vicenda mi sento parte lesa. Cosa che venerdì cercheremo di confutare. Questa roba nasce nel 2006 con responsabilità ben precise. L’assessore Barbieri ci può raccontare quello che è successo. Se si poteva risparmiare è una responsabilità politica di allora e di oggi”.

Rasi

Santucci ha così replicato a Barelli: “Non sto accusando la giunta Michelini. E’ successo nel 2014, all’interno della giunta Michelini. E’ evidente che ci furono dei pareri discordanti allora. Serve una relazione tecnica dell’ufficio Ragioneria che ci scrive su un pezzo di carta quello che c’è stato per capire se ci sono o no margini di intervento”.

E’ poi intervenuto il consigliere Andrea Micci (Lega): ” Il tema è molto importante e sono felice di trattarlo venerdì in maniera urgente. Probabilmente anche nel 2006 chi ha acquistato questi derivati aveva delle informazioni sbagliate. A maggio è uscita una sentenza della Cassazione e su quella dobbiamo ragionare. E’ molto più importante trovare in questa fase una soluzione”. Si è così deciso che venerdì 31, al consiglio comunale, si tratterà il tema dei derivati.

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