Il termalismo a Viterbo, priorità assoluta per il Comune

di WANDA CHERUBINI –

VITERBO – Il termalismo a Viterbo è la priorità assoluta dal punto di vista economico per la città di Viterbo. Ma da anni, troppi, le ex terme Inps sono state lasciate in totale abbandono ed anche per il Bullicame le cose non sono andate meglio, con le vasche spesso senza più acqua. Che cosa, quindi, farà il Comune di Viterbo per cercare di dare veramente un nuovo slancio al termalismo viterbese? Risponde il sindaco Giovanni Arena, che afferma: “Ci stiamo muovendo in più direttrici, partendo dalla rivalorizzazione delle pozze spontanee, ovvero quelle delle zone rurali, che affideremo a cooperative di giovani per uno sviluppo sostenibile delle stesse, realizzando strutture minimali quali spogliatoi e piccoli punti ristoro, nel rispetto dei vincoli della Sovrintendenza che riguardano 1600 ettari di questi terreni, che sono le piscine Carletti e la Callara. Vogliamo poi ristabilire un equilibrio con il riempimento di alcune vasche rimaste prive di acqua, dopo  che le vicine Terme Salus, di proprietà della società Gestervit, eseguirono lavori non autorizzati al pozzo San Valentino, provocando un abbassamento del livello della “callara”, la sorgente che alimenta il Bullicame”. Ci sono poi due importanti realtà : le Terme Salus, con 130 stanze e le terme dei Papi, di proprietà comunale, “che sono un’eccellenza dal punto di vista anche sanitario, anche se dispongono di meno stanze, in tutto 28”- precisa Arena.  “Ma la nostra scommessa sono le ex Terme Inps – evidenzia il sindaco –  Dopo varie fasi, in cui le terme Inps da proprietà della Regione sono passate a metà proprietà del Comune e metà della Regione, abbiamo la proposta della Federterme, che è un’idea progettuale e poi un project financing per investimenti di circa 30-35 milioni di euro, che porteremo in consiglio comunale. Le Terme Inps erano la struttura più grande delle nove presenti in tutta Italia e, quindi, il loro ripristino porterebbe ad una grande possibilità di avere camere e una parte fitness e di benessere. Vogliamo anche creare figure professionali con l’università, relative al settore termale. Mi auguro che al termine della consiliatura questo iter sia avviato e vi sia l’affidamento di questa importante opera che porta ad un’occupazione sia diretta che indiretta di circa 500 posti di lavoro e che va a beneficio di altre realtà termali. Finora abbiamo tre proposte”.

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