Il Vangelo della domenica, Santissimo corpo e sangue di Cristo

Vangelo

Mc 14,12-16.22-26
Questo è il mio corpo. Questo è il mio sangue. + Dal Vangelo secondo Marco

Il primo giorno degli Àzzimi, quando si immolava la Pasqua, i discepoli dissero a Gesù: «Dove vuoi che andiamo a preparare, perché tu possa mangiare la Pasqua?».
Allora mandò due dei suoi discepoli, dicendo loro: «Andate in città e vi verrà incontro un uomo con una brocca d’acqua; seguitelo. Là dove entrerà, dite al padrone di casa: “Il Maestro dice: Dov’è la mia stanza, in cui io possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli?”. Egli vi mostrerà al piano superiore una grande sala, arredata e già pronta; lì preparate la cena per noi».
I discepoli andarono e, entrati in città, trovarono come aveva detto loro e prepararono la Pasqua.
Mentre mangiavano, prese il pane e recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: «Prendete, questo è il mio corpo». Poi prese un calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. E disse loro: «Questo è il mio sangue dell’alleanza, che è versato per molti. In verità io vi dico che non berrò mai più del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo, nel regno di Dio».
Dopo aver cantato l’inno, uscirono verso il monte degli Ulivi.

Parola del Signore

COMMENTO: Oggi si celebra la festa del Corpus Domini, nata in Belgio, all’inizio del XIII secolo.  I monasteri benedettini furono i primi ad adottarla. Il papa Urbano IV la estese a tutta la Chiesa nel 1264, anche per influsso del miracolo eucaristico di Bolsena, oggi venerato a Orvieto. Il Corpus Domini è la prima festa che non ha per oggetto un evento della vita di Cristo, ma una verità di fede: la reale presenza di Gesù nell’Eucaristia. Per molto tempo quella del Corpus Domini fu l’unica processione in uso in tutta la cristianità e anche la più solenne. Oggi è la festa del Corpo e Sangue del Signore: possiamo rinnovare la fede e accogliere il grande dono di Gesù, sperimentandone la multiforme grazia con la quale si dona a noi. All’altare, dopo aver ascoltato la parola del Signore, si rinnova e si rende presente, attuale, operante per noi il sacrificio di Cristo, nella sua vita, morte e risurrezione. La messa che celebriamo è l’amore unico di Gesù Signore per il mondo, per la Chiesa, per ciascuno. Oggi è la festa del Corpo e Sangue del Signore: possiamo rinnovare la fede e accogliere il grande dono di Gesù, sperimentandone la multiforme grazia con la quale si dona a noi. All’altare, dopo aver ascoltato la parola del Signore, si rinnova e si rende presente, attuale, operante per noi il sacrificio di Cristo, nella sua vita, morte e risurrezione. La messa che celebriamo è l’amore unico di Gesù Signore per il mondo, per la Chiesa, per ciascuno.

 

 

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