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Il Vangelo della domenica, XXI domenica del tempo ordinario

Vangelo

Mt 16,13-20
Tu sei Pietro, e a te darò le chiavi del regno dei cieli.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti».
Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».
Allora ordinò ai discepoli di non dire ad alcuno che egli era il Cristo.

Parola del Signore

COMMENTO: Nella XXI Domenica del tempo ordinario di agosto 2023, il Vangelo ci invita a contemplare il nostro legame spirituale con Gesù e la nostra fede. La narrazione tratta dal vangelo secondo San Matteo ci conduce a Cesarea di Filippo, dove Gesù interagisce con i suoi discepoli per sondare la percezione che la gente ha di lui.

Gesù, desideroso di conoscere l’opinione pubblica, si rivolge ai suoi apostoli chiedendo loro cosa la gente pensi di lui e della sua missione. Gli apostoli riferiscono che alcune persone lo considerano come Giovanni il Battista, altre come Elìa o Geremìa o uno dei profeti. Queste diverse interpretazioni evidenziano le varie prospettive che le persone hanno sul Signore.

Tuttavia, Gesù va oltre e pone una domanda diretta agli apostoli: “Ma voi, chi dite che io sia?”. È Pietro che risponde con determinazione: “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente”. Questa è una professione di fede intensa, e Gesù la elogia, sottolineando che questa rivelazione non è venuta da carne e sangue, ma dal Padre celeste.

Gesù, in risposta alla confessione di Pietro, dichiara: “Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa.” Questo momento rappresenta un atto di delega solenne da parte di Gesù a Pietro, affidandogli la responsabilità di guidare la Chiesa. Non si tratta di potere terreno, ma di un servizio di carità e misericordia, poiché la Chiesa è fondata su Cristo.

La confessione di fede di Pietro apre nuovi orizzonti per affermare la divinità di Cristo e accogliere il dono della salvezza. Il vangelo ci esorta a seguire il Pastore universale della Chiesa, confidando nella sua guida e vincendo le avversità che possono affliggere la comunità.

Il brano si conclude con Gesù che esorta gli apostoli a non rivelare a nessuno la sua identità di Cristo. Questo invita ognuno di noi a personalmente riconoscere e professare la propria fede in Cristo. La questione non è solo chi è Gesù per gli altri, ma chi è Egli per ciascuno di noi in modo personale, spirituale ed esperienziale.

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