Il vescovo Lino Fumagalli celebra la Messa per le vittime della pandemia

di ARIADNA BULAT –

VITERBO – Si è tenuta oggi pomeriggio, presso la Basilica della Madonna della Quercia di Viterbo,  la Santa Messa per ricordare le persone scomparse per il Covid-19. A presiedere la cerimonia il Vescovo Lino Fumagalli. Presenti il sindaco di Viterbo, Giovanni Maria Arena ed i carabinieri del Comandamento Provinciale di Viterbo.

Nell’ambito dell’iniziativa promossa dal Consiglio Conferenze Episcopali Europee, il Vescovo Lino Fumagalli, assieme a tutte le chiese e parrocchie italiane, ha ricordato oggi pomeriggio le vittime della pandemia. Si sono presentati alla Santa Messa i familiari dei defunti, le persone guarite, i medici ed il personale sanitario dell’ospedale e delle cliniche di assistenza.

“Vogliamo essere vicini – dice il Vescovo – alle 400 famiglie della nostra Provincia, alle tante persone che hanno perso i loro cari. La perdita di un famigliare rimarrà per sempre impresso nei cuori della gente così come rimane impresso in tutti noi l’immagine con i camion che da Bergamo conducevano le bare ai crematori”.

“Non perdere la fiducia e la speranza”, secondo il Vescovo, è il ritornello che la gente si è detta durante tutto l’anno: “Non lasciamoci rubare la speranza. Una fiducia che ci dice che insieme saremo in grado di uscire fuori da questa pandemia e di tentare di risolvere le conseguenze sociali ed economiche”.

“Durante i fine settimana – continua il Vescovo Lino – le piazze di Viterbo sono piene di gente. Da una parte si può capire il bisogno di socializzare, dall’altra ciò aumenta i rischi. Se non ci prendiamo tutte le nostre responsabilità con amore, aumenterà il rischio di portare il virus nelle proprie famiglie. C’è una facilità di trasmissione spaventosa”.

“Quante persone hanno perso il lavoro? Quante ancora lo perderanno? E questo significa non avere più il minimo indispensabile per andare avanti. Bisogna essere vicini alle persone che sono in difficoltà. E’ il segno della solidarietà e fraternità. Dobbiamo essere uniti e collaborare, solo in questo modo usciremo da questa pandemia. E’ un periodo difficile, insieme lo possiamo superare, da soli no” – conclude il Vescovo Fumagalli.

Per tutto il tempo di Quaresima, i vescovi dei diversi paesi dell’Europa si stanno alternando nelle celebrazioni eucaristiche in modo da creare una rete di preghiera in memoria delle oltre 770 mila persone che sono morte a causa del Covid-19 sul continente europeo.

 

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