Il vescovo Piazza ha celebrato a San Martino la S. Messa in diretta su Rai 1

di WANDA CHERUBINI-

VITERBO- Il vescovo Orazio Francesco Piazza ha celebrato questa mattina una Santa Messa all’abbazia di San Martino al Cimino, sottolineando l’importanza della convivialità e della condivisione nella vita delle persone. La celebrazione è avvenuta in diretta su Rai1, con la presenza del parroco don Fabrizio Pacelli e don Roberto Bracaccini.

Il vescovo ha sottolineato come il Padre attraverso Gesù, abbia convocato un raduno e come questo disegno di riunificazione coinvolga tutti gli esseri umani, richiedendo la loro partecipazione attiva. Ha anche affermato che il Signore spera che gli uomini condividano la certezza dell’amore che può guarire le lacrime dai volti afflitti.

Il vescovo ha sottolineato come le preoccupazioni possano offuscare il cuore delle persone, portandole a rinunciare alla ricerca della vera speranza. Ha evidenziato l’importanza di trovare luce e conforto nella convivialità intima e amicale, che può combattere la solitudine.

L’omelia ha affrontato il tema della convivialità come un dono di grazia della presenza divina, che può dare nuova forza e entusiasmo alle persone. Il vescovo ha sottolineato che la convivialità può trasformare le preoccupazioni in scelte significative e donare una nuova qualità alla vita.

La celebrazione è stata arricchita dalla partecipazione delle autorità civili e militari, tra cui il comandante dei carabinieri di Viterbo, Felice Bucalo e la consigliera comunale Lina Delle Monache. La Santa Messa è stata accompagnata dal coro parrocchiale, diretto da Laura Carlucci e dall’organo suonato magistralmente dal Maestro Ferdinando Bastianini. La diretta della S. Messa su Rai Uno è inserita all’interno del programma tv “A Sua Immagine”, che precede, ogni domenica l’Angelus del Papa.

Prima della celebrazione, sono stati trasmessi alcuni video che hanno raccontato le bellezze architettoniche e storiche della Tuscia, come piazza San Lorenzo con il palazzo Papale di Viterbo, ricordando la storia del Conclave più lungo della storia, il quartiere medioevale di San Pellegrino e poi San Martino al Cimino con un’attenzione all’abbazia cistercense, dove è stata celebrata la Messa domenicale.

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