ROMA – “Non ho parole per esprimere il profondo dolore che provo per la morte improvvisa di Beniamino Mechelli. Un eccellente giornalista, una persona di eccezionale cultura ma soprattutto un mio grandissimo amico, con cui ho condiviso 50 anni di vita ed esperienze.
Canepinese come me, aveva una straordinaria passione per la storia locale documentata da scoperte dai vari archivi perseguite con tenacia e pazienza, per le quali i suoi occhi brillavano e questa luce si irradiava verso gli altri in modo simpatico e intelligente.
Un esempio il progetto “Canepina medievale”, sostenuto dalla Regione Lazio, che ha riportato alla luce oltre 130 documenti inediti di straordinario valore. Negli ultimi anni, poi, aveva dedicato a Canepina alcune pubblicazioni sulla tragica vicenda del bombardamento del 1944 e dei personaggi poco conosciuti ma particolarmente segnati da quel biennio nefasto tra il 1944 e il 1945. Soltanto un mese fa, aveva curato le commemorazioni per gli 80 anni dal bombardamento che colpì il comune durante la Seconda Guerra Mondiale e dalla fucilazione di Paolo Braccini, Medaglia d’oro al valor militare alla memoria, la cui famiglia gli aveva donato alcuni cimeli di cui andava fiero ed orgoglioso.
In questo momento era presidente del centro anziani “Argento Vivo” ed era, ancora oggi, un preziosissimo punto di riferimento per la comunità canepinese, per la quale si spendeva con tutte le forze. La sua scomparsa è una gravissima perdita per il territorio. Lascia un vuoto incolmabile. Ogni volta che ci incontravamo mi dava suggerimenti per nuove iniziative. Sono certo che se ci fossimo visti in questi giorni, avrebbe avuto in mente una nuova idea di cui non mi aveva ancora parlato.
Ci ha quindi privato di tante ultime proposte da valorizzare e regalare al nostro patrimonio storico e culturale, al cui pensiero continueranno a brillare gli occhi e l’ingegno. Ciao Beniamino, mi mancherai e mancherai a Canepina. Buon viaggio amico mio”.
Enrico Panunzi
Vice presidente del Consiglio regionale del Lazio
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