Illustrati i dati dell’osservatorio del commercio e turismo della Confesercenti Nazionale IPSOS e CST (VIDEO)

di MARIELLA ZADRO –

VITERBO – “Gli italiani compresa la Provincia di Viterbo non rinunciano ai preparativi e acquisti del Natale “. È quanto ha affermato il Presidente della Confesercenti Provinciale Vincenzo Peparello, in conferenza stampa questa mattina presso la sede di Viale Buozzi alla presenza di Sergio Cesarini.

“Il periodo che stiamo vivendo, ha proseguito il presidente, pur avendo superato abbastanza bene quello della pandemia, rimane sempre nell’incertezza. La tredicesima sarà utilizzata per gli acquisti più importanti. Causa anche la tensione economica generale che tende a frenare la fiducia delle famiglie, che continuano ad avere comportamenti più prudenti, selezionando le spese rispettando le priorità”.

“Con questa premessa, il risultato delle vendite natalizie, dipenderà dall’andamento di quest’ ultima settimana, tradizionalmente cruciale per gli acquisti dei regali, che contribuirà per il 50% delle spese”.

Entrando nello specifico: “Secondo il rapporto Confesercenti-Ipsos, dati nazionali, ma che rispecchiamo anche l’andamento nella Tuscia, i risultati dei sondaggi a campione riportano che si faranno poco meno di 9 regali a testa, per un budget di 225 euro a persona e una spesa complessiva nazionale di 8,1 miliardi. Sotto l’albero, Babbo Natale lascerà agli italiani soprattutto capi e accessori, moda, giocattoli, prodotti di profumeria e cosmetica, libri”

Per dove si effettueranno gli acquisti, Peparello, ha lanciato un appello per la valorizzazione dei negozi di vicinato, e i dati sembrano dargli ragione: “I consumatori sceglieranno infatti un punto vendita fisico per il 61% circa degli acquisti: il 46% presso un negozio, di vicinato o in un centro commerciale, il 10% in un negozio monomarca di una grande catena e il 4% in un mercato o mercatino. Il 38% dei doni, invece, verrà acquistato online, soprattutto presso le grandi piattaforme (36%), mentre si riduce (2%) la quota degli acquisti effettuati direttamente sul sito del produttore”.

I sondaggi per la classifica dei regali vedono al primo posto prodotti di abbigliamento (47 % mentre un ulteriore 19% le calzature) Al secondo posto della classifica dei regali più ricercati, prodotti di cosmetica (42% delle indicazioni, con una preferenza per i profumi). Chiudono il podio giochi e giocattoli, indicati dal 37% degli intervistati: videogiochi, bambole/bambolotti e giochi in scatola e da tavola restano le categorie più scelte. Tra i cinque doni più scelti libri e prodotti editoriali (33%) e tecnologia (32%), anche se in quest’ultimo caso, si andrà più su gadget e piccoli doni sotto i 150 euro di budget (19%) rispetto a investimenti più consistenti (13%). Il 30% si indirizzerà invece su un dono gastronomico, il 23% su un prodotto da enoteca. Nel top ten. dei regali anche gioielli e bigiotteria (26%) e oggettistica e prodotti da collezione (24%).

Nella ricca esposizione, si è parlato anche del turismo.

“In città e in provincia, ci sarà una buona stagione turistica, anche se si tende a spostare le vacanze fuori dai periodi tradizionali per risparmiare.  Inoltre va segnalata anche una perdita della capacità di spesa delle famiglie e quindi un calo della spesa del turismo in quanto bene accessorio oltre anche alla perdita di quote della permanenza media ormai sempre più orientata all’utilizzo dei week end corti. Le scelte ricadranno sulle città d’arte o una località di montagna”.

Al termine una proposta da parte del presidente Peparello in prospettiva per un rilancio dell’economia locale: una “Programmazione Negoziata” frutto di un lavoro in sinergia tra i commercianti, gli artigiani, le reti d’impresa, il piano traffico, in concertazione con le amministrazioni Comunali.

 

 

 

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