Importante decisione dell’EMA, agenzia europea per i medicinali

di ANNA MARIA STEFANINI-

La decisione è di quelle destinate a cambiare i nostri bioritmi sanitari; ma non c’è niente di cui preoccuparsi perché la vaccinazione annuale è una pratica già molto diffusa, in Italia e nella Tuscia.
Come tutti sanno il coronavirus “Covid 19” in questi anni ha subito diverse mutazioni e cambiamenti e uno degli effetti più rilevanti è il mutamento della sua strategia epidemiologica: da agente pandemico si è sostanzialmente convertito in agente endemico. Questo vuol dire cha da infettante globale, generalizzato, in espansione e a elevato impatto sui sistemi sanitari nazionali è andato progressivamente assestandosi in patogeno circolante stabilizzato, con andamenti legati ai cicli stagionali e, fortunatamente, con ricadute più contenute sulla salute delle persone e sulle strutture sociosanitarie.

Tale mutamento ovviamente non è interamente riconducibile ai cambiamenti strutturali-molecolari intervenuti nella storia del virus ma anche ai miglioramenti nelle contromisure messe in campo dagli attori sanitari attraverso nuovo know-how, antivirali, antinfiammatori, equipaggiamenti di supporto etc. e a tale riguardo non saranno mai abbastanza i ringraziamenti dovuti al personale sanitario di Belcolle e alla medicina generale di prossimità.
Tutto questo, come raccomandano i medici, non deve farci abbassare la guardia nei confronti di tale insidiosa presenza ma richiede un cambio di strategia e l’EMA (agenzia europea per i medicinali), l’ente costituito nel 1995 allo scopo di attuare la “farmaco-vigilanza” e valutare la qualità dei farmaci in uso nell’Unione Europea, si sta orientando in direzione di un’unica vaccinazione annuale di massa all’inizio dell’inverno.

Il farmacologo italiano Marco Cavaleri, responsabile del settore vaccini dell’EMA, ha recentemente dichiarato: “Le campagne di vaccinazione contro il Covid potrebbero svolgersi principalmente una volta l’anno all’inizio dell’inverno…stiamo discutendo con i partner internazionali i criteri e il processo per un aggiornamento dei vaccini”.
Cavaleri ha aggiunto anche una buona notizia: i nuovi vaccini potrebbero consistere non più in sieri iniettabili ma in prodotti per bocca o in forma di spray nasali.

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