Imprese Roma, Tagliavanti: “Serve sostegno con azioni concrete”

ROMA –  “Quali cambiamenti ha generato l’emergenza sanitaria nell’economia italiana? E quanto e’ stato profondo l’impatto del Covid-19 sull’economia romana? Quali conseguenze dirette ha avuto sulle singole aziende? Su questi tre quesiti si e’ concentrata la nuova indagine dell’Osservatorio permanente dell’Istituzione camerale”. Lo scrive in una nota la Camera di Commercio di Roma che ha elaborato “un ottavo e ultimo report che offre un’analisi sull’impatto del Covid-19 sul tessuto imprenditoriale locale e una visione degli imprenditori romani sulla realta’ economica italiana”.
Piu’ in generale, si legge nella nota, “l’Osservatorio predisposto dalla Camera di Commercio di Roma ha fornito, in queste ultime settimane, un costante aggiornamento sull’evoluzione dei fatti, cercando di cogliere il sentiment degli imprenditori e identificando le misure che meglio si sono prestate a contenere il danno economico subito dalle imprese e studiare strategie utili per il rilancio”.
La Camera di Commercio di Roma ha costruito quindi “un panel di 500 imprese rappresentative delle attivita’ economiche di Roma e provincia per valutare l’impatto economico del coronavirus e
fornire un costante aggiornamento sull’evoluzione della situazione. L’ottava indagine e’ stata condotta tra il 20 e il 27 maggio 2020. Le imprese del campione hanno nel 67% dei casi la sede nel comune di Roma e per il 33% dei casi nel resto della provincia di Roma. L’84,6% delle imprese ha tra 0 e 9 dipendenti, il 12,6% ha tra 10 e 49 dipendenti e il 2,8% delle imprese ha oltre 50 dipendenti”.

CONSIDERAZIONI GENERALI
Dal punto di vista socioeconomico, con riferimento all’economia italiana, il 60% delle imprese considera la caduta dei consumi e il forte aumento del debito pubblico tra i principali cambiamenti
generati dall’emergenza sanitaria.
Quasi un’impresa su tre, continua la Camera di Commercio di Roma, pensa che ci sara’ una maggiore propensione a utilizzare le tecnologie digitali. Gli impatti principali, su Roma, saranno la riduzione degli esercizi commerciali e un generale impoverimento della citta’. Aumento dei costi legato alle misure di sicurezza e mercato di riferimento in contrazione i principali cambiamenti che colpiranno la propria azienda.

PRINCIPALI CAMBIAMENTI GENERATI DALLA CRISI NELL’ECONOMIA ITALIANA
Il 60,6% delle imprese pensa che uno dei grandi cambiamenti generati dalla crisi sara’ il forte aumento del debito pubblico e dei conseguenti problemi di sostenibilita’ del debito. Il 59,7% delle imprese ritiene che ci sara’ una forte caduta dei consumi e della domanda di prodotti. Il 28,3% delle imprese prevede che ci sara’ una maggiore propensione a utilizzare tecnologie digitali.
Solo il 6% pensa che ci sara’, come conseguenza della crisi, una maggiore facilita’ di accesso al credito e il 4,9% che ci sara’ una maggiore solidarieta’ europea.

PRINCIPALI CAMBIAMENTI GENERATI DALLA CRISI NELL’ECONOMIA ROMANA
Per il 57,5% delle imprese il principale cambiamento sara’ la riduzione degli esercizi commerciali, il 50,9% pensa anche che ci sara’ un generale impoverimento della citta’. Il 30,5% delle imprese si aspetta una riduzione permanente dei flussi turistici.
Il 21,2% delle imprese ritiene che ci sara’ un maggior utilizzo di piattaforme digitali. Solo un’impresa su sei prevede che ci sara’ un recupero di interesse per i piccoli negozi di quartiere.

PRINCIPALI CAMBIAMENTI GENERATI DALLA CRISI NELLA PROPRIA AZIENDA
Tra i cambiamenti principali generati dall’emergenza sanitaria, che impatteranno sulla propria azienda, la meta’ delle imprese indica un mercato piu’ ristretto rispetto a quello pre-crisi, il 44,7% lamenta anche maggiori costi per rispettare le nuove misure di sicurezza. Per un’impresa su tre ci sara’ una diversa organizzazione del lavoro con un maggiore utilizzo di piattaforme digitali. Il 22,6% delle aziende indica una riduzione della clientela per rispettare le norme di distanziamento e il 20% delle imprese pensa che non ci saranno cambiamenti significativi.
“I risultati di questo nostro ultimo report- afferma Lorenzo Tagliavanti, Presidente della Camera di
Commercio di Roma- dimostrano che la realta’ socio-economica che le imprese si trovano ad affrontare, terminato il lockdown, e’ molto complessa e mette in evidenza preoccupazioni e timori. In particolare, il 60,6% delle aziende pensa che uno dei grandi cambiamenti generati dalla crisi, a livello italiano, sara’ il forte aumento del debito pubblico e dei conseguenti problemi di sostenibilita’. Una percentuale praticamente analoga prevede che ci sara’ una forte caduta dei consumi e della domanda di prodotti. A livello locale si teme un calo permanente dei turisti e un impoverimento della citta’. Insomma, le paure ci sono e non poteva essere altrimenti. Tutti insieme, pero’, dobbiamo rimboccarci le maniche e lavorare senza sosta affinche’ queste paure si tramutino in nuove speranze. Siamo, comunque, su un crinale”.
“C’e’ ancora- continua Tagliavanti- la possibilità di far scattare una molla per una ripresa vigorosa. Se si creano fra imprenditori, consumatori e famiglie le condizioni giuste, allora ripartiremo con grande determinazione. La gente riprenderà a consumare e gli imprenditori a investire: naturalmente per avviare questo processo serve un serio piano nazionale di semplificazione burocratica, rinnovati strumenti digitali, facilita’ e rapidità di accesso al credito e alla liquidità.
Viceversa, si rischia una spirale negativa che per mia natura ottimista non voglio ne’ pensare e ne’ delineare. I numeri sono chiari e ci riportano a un grande senso di responsabilità: dal 2015 nel nostro territorio si e’ perso l’8% in termini di valore aggiunto. Per il 2020 era prevista una crescita dello 0,6%, invece l’emergenza sanitaria ci ha catapultato a una perdita di Pil non inferiore al 7%, secondo le ultime stime. Noi – conclude Tagliavanti – siamo e saremo sempre a fianco delle migliaia di imprese, imprenditori e lavoratori che sono gia’ ripartiti pur tra mille difficolta’ e sacrifici. Come Istituzione economica del territorio, e in raccordo con le altre, abbiamo gia’ messo in campo iniziative e misure economiche a sostegno del tessuto produttivo. E continueremo a farlo con tutte le risorse che abbiamo a disposizione”.

Agenzia Dire

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