In piazza San Lorenzo la proiezione del video mapping sulle quattro Macchine a spalla patrimonio Unesco

di WANDA CHERUBINI-

VITERBO- Niente trasporto della Macchina di Santa Rosa ieri sera, ma un evento particolare, quello  del progetto che include le quattro Macchine a Spalla Patrimonio UNESCO (Palmi, Sassari, Nuoro e Viterbo)  in un ardito esperimento di video-mapping.  Proiettate sulla facciata del duomo di San Lorenzo le immagini della Rete delle Grandi Macchine a Spalla Italiane Patrimonio UNESCO. “Le feste sospese, visioni in assenza” è il titolo del video-mapping, proiettato di fronte ad una platea ristretta di persone, tutte distanziate e con mascherina, per le regole anti Covid. Presente il sindaco Giovanni Arena, il presidente del Sodalizio dei facchini, Massimo Mecarini, il Vescovo Lino Fumagalli, la responsabile  tecnico-scientifico della Rete, Patrizia Nardi, Leandro Ventura, direttore dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale, l’ideatore di “Gloria”, Raffaele Ascenzi, l’assessore comunale Marco De Carolis, il senatore della Lega, Umberto Fusco, la presidente del tribunale di Viterbo,  Maria Rosaria Covelli ed i rappresentanti delle forze armate insieme ai consiglieri comunali di minoranza e maggioranza. Prima della proiezione del video mapping, sulla scalinata del duomo ha preso la parola il sindaco Arena: “Qualsiasi cosa si possa fare non esiste il confronto con la bellezza del trasporto della Macchina, quindi, come più volte ha detto il Vescovo, è veramente un volersi stringere ancora di più alla nostra Santa e chiedere di essere più forti per fare qualcosa di straordinario l’anno prossimo. Come ricorderemo quest’anno la tristezza, ma anche l’affetto per Santa Rosa, il prossimo anno lo ricorderemo con il trasporto spettacolare che dedicheremo a Rosa”.

Ventura ha ringraziato il comune di Viterbo e delle altre città delle macchine a spalla che hanno accolto la proposta di documentare l’assenza. “Stiamo lavorando sull’assenza delle feste per conservarne la memoria, per offrire alle comunità delle forme di risarcimento. Quello di questa sera è un risarcimento molto modesto rispetto al trasporto, ma un momento importante per conservare il ricordo di questo anno particolare”.

Il presidente del sodalizio Massimo Mecarini ha affermato:  “A quest’ora saremmo stati tra piazza Fontana grande e piazza del Comune. Quest’anno è un anno particolare. Ci è mancato il trasporto, tutta la preparazione all’evento, il corteo storico, le minimacchine, però ce lo ricorderemo perché la speranza che oggi nasce per un 2021 è quella di un trasporto eccezionale che faremo il 3 settembre 2021 e, sindaco, lo chiedo ancora,  un trasporto eccezionale a risarcimento del mancato trasporto. Ringrazio tutti per le belle parole spese per una sorta di consolazione per la tristezza che questa sera ci avvolge tutti, ma siamo tutti consapevoli che l’emergenza sanitaria ha avuto la priorità su tutto e la scelta fatta è stata sicuramente giusta”.

Nardi ha precisato: “Una Viterbo completamente diversa, non l’avevo mai vista così negli ultimi 15 anni,  ma è una Viterbo intima che cerca un senso a quello che sta avvenendo e abbiamo cercato di dare una risposta, restituendo alla comunità di Viterbo, dei facchini e a chi lavora tutto l’anno a questo evento, una S. Rosa diversa, immagini e suoni in dimensioni grandissime, come è anche il senso di grandezza che in ognuno di noi suscita il trasporto. Realizziamo questo grazie ad un bando che le Grandi macchine a spalla hanno vinto con la collaborazione con l’istituto centrale per il patrimonio immateriale e vedrete il miracolo su questo posto straordinario. Grazie, da qui noi ripartiamo e noi la Macchina di S. Rosa la portiamo dove dobbiamo portarla”.

L’assessore De Carolis ha affermato: “Quello che abbiamo visto ad inizio 2020 ci ha costretti a ripensare un po’ a quelle che erano le nostre attività sociali, abbiamo dovuto rinunciare al trasporto della Macchina, alla sua esposizione per cercare di contenere al massimo il Covid. Il sindaco ha dovuto fare una scelta difficile, ma i viterbesi hanno compreso. Ma da qui dobbiamo ricominciare a pensare come riprendere quello che abbiamo lasciato. Il 3 settembre per noi viterbesi è il capodanno viterbese e il trasporto è una tradizione radicata nei secoli. Oggi anche se stiamo vivendo un momento così difficile dobbiamo cogliere questo tempo con gli strumenti che abbiamo per promuovere la nostra fede, identità per la Macchina di Santa Rosa e la nostra Santa: grazie a tutti. Evviva Santa Rosa”.

Il Vescovo Lino Fumagalli ha detto: “Quando ci viene a mancare una cosa ne scopriamo il significato e il valore che prima davamo per scontati. Quest’anno non abbiamo i festeggiamenti esterni, Viterbo è diversa, l’ho percorsa nella mattinata e nel pomeriggio, non la si riconosce il 3 e il 4 , ma questo ci aiuta a riscoprire i valori che stanno alla base della nostra cultura, il legame  con Santa Rosa, il senso di protezione che ci viene e l’invito alla solidarietà importante in questo periodo di emergenza e difficoltà. Tutto questo lo facciamo in un momento di silenzio, di ricerca di essenzialità della nostra vita e prelude ad un futuro migliore per vivere meglio con più intensità e spiritualità il trasporto del prossimo anno con l’invito che ci viene da Santa Rosa, ma soprattutto dal Signore: “Non abbiate paura”. Ritroviamo la forza e la speranza per un futuro migliore che esige la collaborazione di tutti per un futuro migliore, garantendo a tutti un minimo di dignità umana, perché tanti sono privi del necessario ed altri purtroppo se ne aggiungeranno. Tutto questo ci aiuterà anche a rendere meno triste il momento che stiamo vivendo. Buona visione a tutti”.

E’ quindi iniziata la proiezione del video mapping, molto particolare, divisa in due momenti: la prima con riprese molto movimentate e sovrapposte delle celebrazioni di Palmi, Sassari e Nuoro e una seconda parte incentrata sulla Macchina di Santa Rosa, una proiezione che ha di fatto commosso e lasciato un vuoto interiore, quella visione in assenza, richiamata appunto dal titolo.

 
 

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