In ricordo di Chiara Lubich, apostola del dialogo ecumenico (VIDEO)

di MARIELLA ZADRO-

VITERBO –  “Che tutti siano Uno (Gv 17,21) Capimmo che da questa pagina era sorto il Movimento; quel “tutti” sarebbe stato il nostro orizzonte: l’unità, la ragione della nostra vita. Far nostro quel sogno di Dio ci legò al Cielo e nello stesso tempo ci immerse fortemente dentro la storia dell’umanità, per fare emergere il cammino verso la fraternità universale”.
Questo messaggio porta una firma: Chiara Lubich e una data, 12 settembre 2004.
Nasce a Trento il 22 gennaio del 1920, appena ventenne insegna alle scuole elementari e il 7 dicembre del 1943, in seguito alla tragica esperienza dei bombardamenti durante la seconda guerra mondiale, dà vita al Movimento dei Focolarini.
Nel 1996 riceverà il Premio Unesco per l’Educazione alla Pace.
Il Movimento getta ponti tra le persone, le generazioni, le categorie sociali e i popoli come il Medio Oriente, Congo e Burundi, Balcani e Irlanda del Nord.
Il 14 marzo 2008 all’età di 88 anni, si spegne nella sua casa di Rocca di Papa (Roma).
Per ricordare la sua opera, l’amministrazione Comunale di Viterbo nel 2014 le ha intitolato il giardino all’interno di Porta della Verità su proposta del Movimento e delle ACLI Provinciali di Viterbo.
All’interno è stato collocato il “Dado Solidale” idea e concretizzato dalle Acli in collaborazione con l’Istituto Comprensivo “L: Fantappiè”.
Oggi, per commemorare i 15 anni dalla sua morte, è stata deposta una coroncina di fiori accanto alla targa che dà il nome al giardino e celebrata la santa messa presso la Chiesa della Sacra Famiglia.
Presenti alla cerimonia: Sergio Caparrelli, referente per la comunità Focolari di Viterbo, la moglie Fabiana Zanella, Renzo Salvatori vicepresidente Acli di Viterbo e un gruppo di fedeli.

 

 

Print Friendly, PDF & Email
Condividi con:
LEGGI TUTTE LE NOTIZIE