VITERBO – Luigi Petroselli morì all’improvviso il 7 ottobre 1981, al termine di un accorato intervento al Comitato Centrale del Partito Comunista Italiano, in via delle Botteghe Oscure. Aveva 49 anni. Pochi giorni prima, il 17 settembre, era stato eletto sindaco di Roma, al suo secondo mandato.
A 43 anni dalla scomparsa, la famiglia lo ricorda con commozione e invita a un momento di raccoglimento lunedì prossimo, 7 ottobre, alle ore 11, a Viterbo, davanti alla tomba, presso il cimitero di San Lazzaro.
Viterbese, cresciuto nel popolare quartiere di Pianoscarano, Petroselli maturò la sua esperienza umana, politica e amministrativa nell’amata Tuscia. Mantenne sempre un legame forte con le “radici”, anche quando lasciò Viterbo per assumere la guida del Comitato regionale e, successivamente, della Federazione romana del PCI. E quando arrivò alla guida della Capitale d’Italia.
Luigi Petroselli fu un grande innovatore. È indelebile l’impronta che ha lasciato nella storia del movimento democratico italiano.