Si terrà il prossimo 23 aprile, alle ore 18, presso il COSMONAUTA Viterbo, lo spettacolo ” PALMIRA E I MIRAGGI ” di Piero Arcangeli e per l’interpretazione di Pietro Benedetti. Nuova Anteprima nell’ambito di RESIST, dopo il successo del 2 aprile ed in attesa della PRIMA nazionale a Fermo, dove avvengono molti episodi trattati dalla pièce.
PALMIRA E I MIRAGGI
Palmira e i miraggi è un monologo teatrale di Piero Arcangeli liberamente tratto dai ‘romanzi’ e dalle ‘poesie operaie’ di Luigi Di Ruscio, per la messa in scena di Pietro Benedetti.
Luigi Di Ruscio, poeta e romanziere, nasce a Fermo il 27 gennaio 1930. Muratore disoccupato, emigra nel 1957 in Norvegia, dove per quasi quarant’anni lavora in una fabbrica metalmeccanica. Con la moglie e i quattro figli ha parlato soltanto norvegese, continuando a scrivere in italiano.
La sua prima raccolta poetica, Non possiamo abituarci a morire, presentata da Franco Fortini, è del 1953. Dopo Le streghe s’arrotano le dentiere, uscito nel 1966, con la prefazione di Salvatore Quasimodo, scrive romanzi e seguita a comporre poesie, pubblicate in gran parte dall’editrice del
sindacato CGIL, Ediesse. Muore ad Oslo, il 23 febbraio 2011. La pubblicazione completa della sua opera in prosa arriva postuma, per Feltrinelli, nel 2014.
Il monologo gioca sull’alternanza teatrale di due piani formali ed espressivi chiaramente distinti: quello narrativo – evocativo della provincia italiana degli anni ’50 –, che si traduce in un flusso continuo che potremmo dire epico- comico, ‘scritto a voce’, spesso virtuosistico ed esilarante, a volte tenero e riflessivo, sempre irresistibile; e quello di una poesia ‘esiliata e straniante’,
ritmicamente scandita e scolpita sulla pietra dura della condizione operaia.
L’apparato scenico è costituito da una installazione minimale e di servizio, con al centro la ‘mitica’ Olivetti Lettera 22 dello scrittore; mentre la presenza musicale è di forte impatto emotivo, intessuta delle citazioni ‘autobiografiche’ dello stesso Di Ruscio.
Pietro Benedetti
