Inaugurato a Vetralla il murale “Il Cammino” sulla via Francigena


di EMANUELE FARAGLIA –

VETRALLA (Viterbo) – È stato inaugurato questa mattina alle ore 12 il murale “Il Cammino” sulla Via Francigena realizzato dal pittore Alessandro Ridolfi, su iniziativa di un comitato di volontari del posto. L’opera nasce e vede la luce con il preciso intento di valorizzare la Via Francigena ed i luoghi che essa attraversa e, infatti, non sarà l’unica, ma presto ne vedremo delle altre, sempre finanziate da donazioni di privati cittadini che parteciperanno alle passeggiate narrate “La Francigena da Sigerico a noi”.

La particolarità dell’iniziativa risiede nel fatto che gli ideatori, organizzatori e realizzatori della stessa hanno voluto rimanere anonimi, volendo focalizzare l’attenzione più sull’evento che sui protagonisti, in modo che questo possa essere un esempio da seguire. Unica eccezione – voluta da chi scrive e speriamo che nessuno si risenta – è quella sul nome dell’autore materiale, appunto l’artista Alessandro Ridolfi.

All’inaugurazione hanno partecipato anche don Roberto, parroco di Vetralla, e suor Brigida, appartenente all’ordine delle monache benedettine del convento Regina Pacis che hanno dato la disponibilità per la realizzazione del murale sul muro esterno della struttura religiosa.

“Oggi finalmente – ha spiegato uno dei volontari ideatori dell’iniziativa – inauguriamo il murales che nelle scorse settimane avete visto solo dietro un’impalcatura. Il primo ringraziamento va all’artista, pittore, scuoltore nonché musicista Alessandro Ridolfi che ha realizzato l’opera con il cuore. Così come altri artisti del posto, cito il Canonica, hanno voluto lasciare un segno in questa grande opportunità che è la Via Francigena, ovviamente senza alcun compenso. Ringraziamo poi la madre badessa per aver dato la disponibilità di realizzare il murale, don Andrea e don Roberto per la loro presenza. Ringraziamo poi tutti i partecipanti alle passeggiate”.

Dopo l’idea di realizzare delle tabelle informative sul percorso si è fatta strada quella del murales che alla fine ha prevalso grazie al contributo di tanti cittadini, tutti privati. “La Via Francigena è una grossa risorsa – le parole di uno dei volontari – sia dal punto di vista religioso e spirituale, sia da quello turistico. Questa mattina abbiamo provveduto alla pulizia di via dei Cappuccini, perché vogliamo che i pellegrini e i turisti abbiano un bel ricordo di Vetralla. Ci sono tante idee, come quella di rendere fruibile, forse, anche un nuovo percorso tra Vetralla e Viterbo. L’esempio da seguire sull’accoglienza della Francigena è quello del concittadino Renzo Ferri (autore di cartelli informativi e panchine sul percorso, ndr). La volontà è quella di realizzare altri murales se verranno raccolti altri fondi. E proprio per questo oggi presentiamo il nuovo bozzetto della prossima opera, sempre realizzato da Ridolfi”.

Alessandro Ridolfi, autore dell’opera

Lo stesso artista ha spiegato come sia nata l’idea dell’opera nel dettaglio: “Stavo passeggiando in Abbruzzo e ho acquistato un libro di un certo Francesco Centi. Ne cito solo un passo…

E si…
Cammino da molto tempo ed ogni minuto, ogni ora mi hanno spogliato della mia nudità….
Quel forte calore in testa, denso ed inquietante, così traditore, ormai mi guarda da lontano e con molta timidezza….

Nel libro si parla di forti legami di amicizia tra bambini che poi crescono e si ritrovano insieme per un evento luttuoso che colpisce due di loro. In particolare sono stato colpito dal dialogo tra due donne che ha ispirato l’opera. Ci sono tre fasi, il bosco con i suoi tagli di luce ed ombre, qualcosa in cui si entra e che ci fa stare con noi. Sono tante le motivazioni che spingono a percorrere la Via Francigena, chi vuole smettere di fumare, chi si è lasciato con la ragazza, motivazioni religiose… Poi c’è una curva, c’è chi entra e chi esce, e ci sono due donne, simbolo di creatività, natività, eternità, che si affacciano sul completamento di tutto, sulla soluzione, sulla splendida San Pietro. C’è una cornice, perché l’idea è quella di continuare e trasformare questo muro in un muro monumentale. C’è chi ha fatto due volte il Cammino di Santiago che si è complimentato per la bellezza di nostri posti, migliori a suo dire di quelli in Spagna”.

L’opera è realizzata con colori naturali, con una pittura a base d’acqua e con un fissante idorepellente che ne garantisce la durata e la resistenza agli agenti atmosferici.

Anche don Roberto ha voluto sottolineare la bellezza ed il valore dell’opera con queste parole: “Questo murale non serve solo per chi fa la Via, ma pure per i vetrallesi. Due persone entrano nel bosco, e quanti di noi spesso entrano in un bosco senza sapere se riusciranno ad uscirne. Il numero due non è casuale, è un richiamo alla fratellanza, all’amicizia, forse non arriveranno tutti a San Pietro, forse qualcuno arriverà solo fino alla porta del vicino, l’importante è non rimanere soli. L’arte tocca le fibre del cuore, spero che anche voi vediate in questo qualcosa che possa servire per la vostra vita”.

Al termine dell’inaugurazione le foto di rito e la promessa, raccolta da tutti i presenti, di proseguire nell’opera di valorizzazione del territorio attraversato dalla Via Francigena e di ritrovarsi ancora insieme, per un’altra passeggiata che, grazie alle donazioni di volontari, riuscirà a lasciare una traccia indelebile su questo percorso e su questi luoghi.

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