Inaugurato con successo il festival “I bemolli sono blu- Viterbo in musica”, intervista al Maestro De Palma (VIDEO)

di WANDA CHERUBINI-

VITERBO- E’ stato inaugurato questo pomeriggio, presso l’Auditorium di Santa Maria in Gradi, il festival “I bemolli sono blu- Viterbo in musica”, giunto alla VI edizione, in programma da oggi fino al 12 novembre. Ideato e promosso dall’associazione musicale Muzio Clementi con la direzione artistica  del Maestro Sandro De Palma, il programma di oggi ha proposto due anniversari: Cesar Franck  e Antonin  Dvořák  con “I Solisti Aquilani”, agli archi ed il Maestro De Palma al pianoforte in un concerto molto intenso che ha riscosso un ampio consenso del pubblico accorso all’inaugurazione.

Al maestro De Palma abbiamo posto delle domande sul Festival:  Qual è il programma di questa sera? “Celebreremo due autori di grande importanza nella storia della musica da Camera nell’800: Cesar Franck, che è un autore molto conosciuto, ma poco eseguito in Italia, di cui celebriamo  i 200 anni dalla nascita. Per l’occasione eseguirò un Preludio preso dai Corali per organo e lo straordinario intenso in Fa minore con la prima parte dei “Solisti Aquilani” e nella seconda parte i “Solisti Aquilani”, una delle orchestre più antiche d’Italia, che eseguiranno una serenata di Dvořák  in Re maggiore. La presenza dei Solisti Aquilani è anche un fatto affettivo, visto che ho insegnato al Conservatorio all’ Aquila”.

Questo è il terzo anno del Festival dedicato al Romanticismo, come mai questa scelta? “Abbiamo scelto di dedicare tre anni al Romanticismo perché la Tuscia è un posto romantico per eccellenza. Il primo anno è stato dedicato a Schubert. L’anno scorso è stato dedicato a Brahms e Schumann e quest’anno a Franz Liszt”.

Quanti saranno i concerti di questa edizione? “In questa edizione ci saranno tanti concerti, più di 30 che si alterneranno con degli incontri e lezioni-concerto fatti per i ragazzi delle scuole musicali. Viterbo ha 8 scuole musicali”.

Lei ha sempre evidenziato l’importanza dei giovani nel mondo musicale, è vero? “Il festival è nato da un’idea di amici francesi con cui abbiamo fatto un gemellaggio ed è nato per i giovani. Era un progetto convenzionato dall’Europa che ha funzionato benissimo  qui a Viterbo ed in parte a Roma. Quest’anno abbiamo fatto un accordo con l’Accademia di Santa Cecilia e con il Conservatorio di Napoli”.

Dove si terranno i concerti? “I concerti si terranno per la maggior parte alla chiesa San Silvestro a piazza del Gesù, che è un luogo ideale per la musica da camera. Vogliamo rivalutare i luoghi belli con la musica bella. Abbiamo migliorato l’acustica con un grosso investimento e quest’anno, inoltre, avremo il partenariato di Radio 3 Classica, collaborazione nata perché durante la pandemia ho organizzato il festival delle dimore storiche nella Tuscia ed in quell’occasione venne Radio 3. Quest’anno, quindi,  su Rai Radio 3 Classica verranno trasmessi i concerti del Festival”. Il prossimo appuntamento con “I bemolli sono blu- Viterbo in musica” è il 30 settembre, alle ore 18, alla chiesta di San Silvestro, con i Quartetti romantici, Quartetto Nous, archi, musiche di Felix Mendelssohn e Johannes Brahms.

 

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