TIVOLI (RM) – E’ stato inaugurato oggi e aperto al pubblico a Villa Gregoriana – Bene affidato in concessione al FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS dall’Agenzia del Demanio dal 2002 – un nuovo spazio multimediale permanente, che arricchisce e rinnova l’attuale offerta di visita. Si intitola “Un ambiente per l’Ambiente” e consiste in una video-installazione immersiva a cura del FAI, affidata alla voce dell’attore Lino Guanciale, che racconta il luogo con un taglio “ambientale” offrendo al pubblico un approfondimento e una chiave di lettura originale. Venti minuti circa di una narrazione a voce e per immagini che ripercorre la storia di Villa Gregoriana in tutte le sue tappe, ma che si allarga anche al suo contesto, l’Ambiente, per mostrare l’inscindibile legame tra la Storia e la Natura, e qui in particolare tra Villa Gregoriana e l’Aniene. L’occasione per scoprire l’epopea di un fiume e di una città, Tivoli, tra catastrofi naturali e curiosi primati mondiali, tra il mito dell’antichità e il genio del progresso, tra la bellezza del paesaggio e il valore dell’ambiente, che rendono questo luogo unico e speciale nel passato, nel presente e per il futuro.
La storia di Villa Gregoriana è infatti la storia di un fiume, l’Aniene, su cui Tivoli e la stessa Villa nascono, ma che oggi è quasi scomparso alla vista, e con esso il suo valore, non solo nella storia, ma soprattutto per l’Ambiente. Villa Gregoriana non è solo uno splendido parco romantico punteggiato di rovine e alberi monumentali e percorso da pittoresche cascatelle, recuperato dal degrado e dall’abbandono e con fatica e determinazione riaperto al pubblico dal FAI nel 2005. Dietro a questo magnifico artificio, che risale solo al 1835 e che sembra tutto naturale, ma è tutto costruito c’è una storia gloriosa da raccontare: un’epopea tutta umana, fatta di ardite costruzioni e drammatiche distruzioni, di artistiche visioni e di geniali invenzioni, e di primati eccezionali che Tivoli può vantare nel mondo, da quando era tappa obbligata del Grand Tour europeo, al pari di Roma e Venezia, ritratta in centinaia di opere dai massimi artisti, da Caspar van Wittel a William Turner, a quando, prima città in Italia, nel 1886, fu illuminata con la corrente alternata prodotta dall’energia idroelettrica.
Il video racconto intende restituire a questo luogo la sua identità di ambiente, rimettendo al centro della scena il fiume, protagonista, troppo spesso dimenticato della nostra civiltà, risorsa vitale ma non inesauribile, sfruttata oltre misura nei tempi recenti e oggi minacciata anche dalla crisi ambientale. Diffondere conoscenza sul valore dell’Ambiente a partire dai suoi Beni, collegare i luoghi con le storie e il contesto, il passato con il presente e il futuro, la Natura con l’Uomo e le sue responsabilità: anche questo per il FAI è un modo di essere ambientalista. L’ambiente, del resto, è cultura per il FAI, che sempre più lo racconta nei suoi Beni, come in questo video-racconto: a cominciare dalle attività che svolge per preservarlo, per riparare i danni causati dalla crisi ambientale, di cui soffre particolarmente Villa Gregoriana (due frane nel 2021 e 2022), fragile e delicata per natura, ma soprattutto per contenere i danni, grazie alla manutenzione programmata e ordinaria che sempre più si rivela strategica per la Fondazione, e in generale lo strumento più efficace di adattamento al cambiamento climatico.