Incontro alle ex terme Inps con la Regione Lazio: urgente istituzione tavolo con assessorati competenti

di WANDA CHERUBINI-

VITERBO- Incontro questa mattina alle ex terme Inps con la sindaca Chiara Frontini, gli assessori comunali Floris, Angiani, la consigliera De Alexandris, Franco Marinelli di Solidarietà cittadina, il geologo Pagano ed i referenti della Regione Lazio, attività estrattive, nelle persone del funzionario Luca Tarquini e Fabrizio Mierelli per fare il punto della situazione sulla struttura termale che da oltre 40 anni versa in condizioni di abbandono e degrado.

Il funzionario Tarquini ha ricordato il finanziamento della Regione e del Comune per fare lo studio di fattibilità, presentato dalla Federterme ed ha evidenziato la necessità di far incontrare gli assessorati competenti per capire come sviluppare  questo studio di fattibilità. Ha ricordato come fossero stati riportati alcuni problemi dal punto di vista urbanistico,  tanto che l’area urbanistica della Regione aveva chiesto all’area urbanistica del comune di Viterbo alcuni chiarimenti rispetto alle strutture, alla destinazioni ed al vincolo della Soprintendenza. “Bisogna capire se questo progetto è condiviso da entrambe le parti politiche perchè bisognerà metterci sopra i soldi – ha affermato- Avevamo quindi suggerito agli assessori di incontrarsi con l’assessorato competente del termalismo e del demanio in modo tale da mettere in piedi un tavolo tecnico formale, per poter decidere il percorso da intraprendere”. Il funzionario Tarquini ha ribadito che l’obiettivo, una volta presentato lo studio di fattibilità, era poi decidere come svilupparlo, definendo anche la disponibilità del Comune di prendersi in mano tutta la proprietà. L’invito, quindi, rivolto stamani dal funzionario regionale alla sindaca è quello di chiedere un incontro formale con gli assessorati competenti e chiarire la situazione dal punto di vista urbanistico, dimostrando la volontà di portare avanti il progetto presentato o rimodularlo in qualche modo. Inoltre, il funzionario ha evidenziato come l’area delle ex terme Inps, dal punto di vista minerario, manchi di cartelli con il divieto d’accesso e che indichino la zona mineraria. “Oggi cerchiamo un pozzo che neanche è raggiungibile- ha detto- La situazione non dovrebbe essere questa, visto che dovrebbe esserci un  pozzo recintato con scritto vietato l’accesso, zona mineraria e quant’altro”. E’ stato poi trattata la problematica delle terme dei Papi, che presenta un ricorso in atto. Il funzionario ha rimarcato come la Regione abbia più volte detto che il limite di portata è quello indicato  nella determina di concessione e come, quindi, sia inutile che le terme dei Papi, a fronte di un limite oggettivo, 24 litri al secondo, continuino a chiederne di più. Per il funzionario, dar conto alla subconcessionaria delle terme dei Papi vuol dire anche avere tutte le carte in regola per dire che si sta operando. L’obiettivo deve restare quello di fare, nel più breve tempo possibile, questo incontro tra gli assessorati competenti per  capire come far proseguire la convenzione che era stata firmata nel 2020 e aveva portato al progetto di Federterme.

Foto e video di MARIELLA ZADRO

 

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