Incontro con la polizia di Stato nell’Istituto “Aldo Moro” di Sutri

SUTRI ( Viterbo) – Nell’Istituto Comprensivo “Aldo Moro” di Sutri sono stati realizzati due incontri di prevenzione del bullismo e del cyber bullismo tra la Polizia di Stato e gli studenti di scuola secondaria.
Il primo incontro si è verificato nella scuola di Sutri con la presenza dell’Assistente Capo Coordinatore Itala Di Guida della Questura di Viterbo e della Sovrintendente Miriam Santini della Polizia Postale e di circa 160 ragazzi.
Il secondo, si è svolto nella sala polivalente del Comune di Monterosi, grazie alla sensibilità del Sindaco, dott. Sandro Giglietti, ed è stato realizzato tra i circa 200 studenti della scuola secondaria, l’Assistente Di Guida e l’Assistente Capo Tecnico Marcello Ercolani Bellinzona della Questura di Viterbo.
L’iniziativa, che si inserisce all’interno di un percorso di educazione alla cittadinanza attiva, ha visto i
ragazzi coinvolgersi con un elevato livello di interesse e di partecipazione attiva. Tutta la comunità scolastica auspica che possa trattarsi di una prima occasione di confronto e di approfondimento e di poter mantenere un rapporto privilegiato con le persone che hanno saputo rendere
tutti gli alunni della scuola più consapevoli dei rischi a cui possono esporsi ma anche sicuri e protetti nel
caso possano trovarsi a vivere situazioni di sofferenza.
Perciò va al Questore di Viterbo, dott. Fausto Vinci, un sentito ringraziamento per aver reso possibile l’iniziativa e ai relatori presenti la nostra gratitudine commossa per il modo con cui in un tempo così breve hanno saputo instaurare con tutti gli alunni un rapporto così significativo e profondo di cui è testimone la professoressa Maria Maddaloni, che sull’esperienza scrive:

La mattinata del cuore.

Con questo nome definirei la mattinata odierna, durante la quale, nell’aula magna dell’Istituto
Aldo Moro di Sutri, si è svolto l’incontro tra la Polizia di Stato e i ragazzi della scuola secondaria di primo grado.
L’evento è stato organizzato per la prevenzione del bullismo e del cyberbullismo ed è il primo di
una serie di iniziative che vedrà la nostra scuola in prima linea. Parafrasando Spinoza, che sosteneva che scopo dello Stato è liberare tutti dalla paura, in modo che tutti possano vivere in sicurezza, sviluppando le loro menti e i loro corpi, noi crediamo che anche la scuola e tutti i luoghi in cui i ragazzi crescono debbano offrire questa sicurezza, principio assoluto di libertà.

A condurre l’incontro due poliziotte ed il fatto che fossero donne ha forse aggiunto un ulteriore
valore, in quanto foriere di empatia e dolcezza unite a fermezza, solida preparazione e
professionalità.
L’incontro è stato ad alto impatto emotivo, in quanto momenti di spiegazione delle leggi inerenti
questo triste fenomeno, si sono alternati a video e testimonianze di vita vera.
Ciò ha, da un lato, fatto riflettere i ragazzi sul fatto che ciò che è digitale non è virtuale, perché
coinvolge persone reali e, dall’altro, ha fatto scorrere lacrime catartiche, liberatorie, le lacrime di coloro che hanno già sperimentato tanto inutile dolore.
Ad altri alunni, forse, avrà dato il coraggio di chiedere aiuto.
A tutti, speriamo, avrà insegnato, nel senso etimologico del termine, cioè li avrà segnati, avrà
gettato in loro il seme della consapevolezza e della solidarietà.”

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