Incontro di studio su alcune opere dell’illustre scrittore ed artista nativo americano N. Scott Momaday

VITERBO – La mattina di martedi’ 14 marzo 2023 a Viterbo, presso il “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera”, si e’ svolto un incontro di studio su alcune opere dell’illustre scrittore ed artista nativo americano N. Scott Momaday (nato nel 1934, nel 1969 ricevette il Premio Pulitzer per il suo romanzo del 1968 Casa fatta di alba, da cui si suole far iniziare il rinascimento e il crescente riconoscimento internazionale della letteratura nativa americana).
Nel corso dell’incontro sono stati esaminati cinque libri dell’autore disponibili in traduzione italiana, riassumendone i temi e leggendone e commentandone alcuni brani:
– N. Scott Momaday, Casa fatta di alba, Guanda, Milano 1979, pp. 208.
– N. Scott Momaday, Casa fatta di alba, Black Coffee, Firenze 2022, pp. 240 (nuova edizione in diversa traduzione).
– N. Scott Momaday, Custode della terra, Black Coffee, Firenze 2023, pp. 96.
– N. Scott Momaday, Il viaggio a Rainy Mountain, La salamandra, Milano 1988, pp. 176.
– N. Scott Momaday, I nomi, La salamandra, Milano 1992, pp. XII + 236.
– N. Scott Momaday, La strana e verace storia della mia vita con Billy the Kid (e altre storie), Salerno, Roma 1993, pp. 104 (+ 20 pp. di illustrazioni fuori testo).
Segnaliamo anche l’ampia intervista a N. Scott Momaday in Laura Coltelli, Parole fatte d’alba. Gli scrittori indiani d’America raccontano, Castelvecchi, Roma 1995 (Laura Coltelli e’ benemerita e prestigiosa traduttrice, studiosa ed amica dell’autore e di altri scrittori e scrittrici native americane).
Un’ampia bibliografia di e sull’autore e’ nei due volumi editi dalla casa editrice La salamandra.

L’incontro e’ parte di una serie di incontri di studio, meditazione e testimonianza in solidarieta’ con la lotta dei popoli nativi americani per la loro stessa esistenza, per la dignita’ umana e la salvaguardia dell’intera natura; in particolare la storica struttura nonviolenta viterbese promotrice dell’iniziativa e’ impegnata per la liberazione di Leonard Peltier, l’illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell’intero mondo vivente, da 47 anni detenuto innocente.

Al termine dell’incontro le persone partecipanti hanno riproposto l’invio di una lettera al Presidente degli Stati Uniti Biden per chiedere che conceda la grazia che restituisca la liberta’ a Leonard Peltier.
Di seguito una proposta di testo della lettera da inviare al Presidente degli Stati Uniti d’America recante la richiesta della grazia presidenziale per Leonard Peltier, e le istruzioni per inviarla attraverso il sito della Casa Bianca.
Nel web aprire la pagina della Casa Bianca attraverso cui inviare lettere: https://www.whitehouse.gov/contact/
Compilare quindi gli item successivi:
– alla voce MESSAGE TYPE: scegliere Contact the President
– alla voce PREFIX: scegliere il titolo corrispondente alla propria identita’
– alla voce FIRST NAME: scrivere il proprio nome
– alla voce SECOND NAME: si puo’ omettere la compilazione
– alla voce LAST NAME: scrivere il proprio cognome
– alla voce SUFFIX, PRONOUNS: si puo’ omettere la compilazione
– alla voce E-MAIL: scrivere il proprio indirizzo e-mail
– alla voce PHONE: scrivere il proprio numero di telefono seguendo lo schema 39xxxxxxxxxx
– alla voce COUNTRY/STATE/REGION: scegliere Italy
– alla voce STREET: scrivere il proprio indirizzo nella sequenza numero civico, via/piazza
– alla voce CITY: scrivere il nome della propria citta’ e il relativo codice di avviamento postale
– alla voce WHAT WOULD YOU LIKE TO SAY? [Cosa vorresti dire?]: copiare e incollare il messaggio seguente:
Mr. President,
Although I reside far from your country, I am aware of the injustice that has persisted for 47 years against Leonard Peltier, who was denied a review of his trial even after exculpatory evidence emerged for the events of June 26, 1975 on the Pine Ridge (SD) reservation where two federal agents and a Native American lost their lives.
I therefore appeal to your supreme authority to pardon this man, now elderly and ill, after nearly half a century of imprisonment.
I thank you in advance for your positive decision, with best regards.
Traduzione italiana del testo che precede:
Signor Presidente,
sebbene io risieda lontano dal Suo Paese, sono consapevole dell’ingiustizia che persiste da 47 anni nei confronti di Leonard Peltier, al quale e’ stata negata la revisione del processo anche dopo che sono emerse prove a discarico per gli eventi del 26 giugno 1975 nella riserva di Pine Ridge (South Dakota) in cui persero la vita due agenti federali e un nativo americano.
Mi appello quindi alla Sua suprema autorità affinché’ conceda la grazia a questo uomo, ormai anziano e malato, dopo quasi mezzo secolo di detenzione.
La ringrazio fin d’ora per la Sua decisione positiva, con i migliori saluti.

Il “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” di Viterbo

Print Friendly, PDF & Email
Condividi con:
LEGGI TUTTE LE NOTIZIE