Indagine aperta per tentato omicidio a Montalto Marina

di REDAZIONE-

MONTALTO MARINA (Viterbo)- Indagine aperta per tentato omicidio a Montalto Marina: un 30enne tunisino senza fissa dimora è stato trovato ferito da arma da fuoco all’addome e portato d’urgenza al pronto soccorso di Tarquinia. La procura di Civitavecchia ha avviato le indagini dopo il tragico episodio avvenuto sabato sera, 1° luglio. Secondo la ricostruzione degli eventi, un automobilista ha trovato l’uomo sanguinante lungo la strada provinciale tra Montalto di Castro e Tarquinia, per poi portarlo in ospedale dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico. Nonostante sia ancora in prognosi riservata, si ritiene che la sua vita non sia più in pericolo e le sue condizioni siano in miglioramento.

La polizia del commissariato di Tarquinia ha preso in mano le indagini dopo essere stati informati dai medici dell’ospedale e ha interrogato il 30enne per raccogliere la sua testimonianza. Sulla base delle prime informazioni, gli investigatori ipotizzano che la sparatoria sia avvenuta durante un regolamento di conti nei boschi lungo la strada delle Murelle, situati fuori dal centro abitato di Montalto Marina. Si tratta di un’area nota per il traffico di droga, dove gli spacciatori spesso si rifugiano tra i cespugli e effettuano le consegne.

Il gruppo sospettato di gestire lo spaccio in questa zona boschiva è composto principalmente da nordafricani ed è al centro dell’attenzione degli agenti. Recentemente, la polizia ha effettuato un sopralluogo nella zona come parte delle indagini sul traffico di droga. Nel frattempo, le indagini continuano per fare luce sull’accaduto.

Al fine di garantire la sicurezza pubblica, questa mattina si terrà una riunione di coordinamento tra il comune di Montalto di Castro e le forze dell’ordine. Durante l’incontro, saranno discusse misure per prevenire episodi simili e per aumentare la sicurezza nella zona. In un post la sindaca, Emanuela Socciarelli, ha evidenziato : “Il luogo dello scontro non è la pineta comunale, ma un bosco che si trova lontano dal centro urbano. Preciso ciò al fine di non creare ingiustificati allarmi sociali tra i miei concittadini e tra i turisti che frequentano le nostre spiagge. La nostra marina e il nostro turismo sono sicuri, e lo dico da sindaco oltre che da genitore, anche grazie all’attività di vigilanza, coordinata dall’illustrissimo prefetto di Viterbo, che vede coinvolto il commissariato di Tarquinia, l’arma dei carabinieri e il comando della polizia locale, che ringrazio con sincerità”.

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