Indagine sieroprevalenza, 1183 test sierologici eseguiti, 13 persone saranno sottoposte a tampone

VITERBO – Prosegue anche nella Asl di Viterbo l’indagine di sieroprevalenza per la ricerca degli anticorpi diretti verso il virus SARS- CoV-2, avviata dalla Regione Lazio.

A partire da lunedì scorso, nei primi tre giorni di attività, sono stati processati 1183 test sierologici, eseguiti sul personale delle forze dell’ordine e sugli operatori sanitari della Asl di Viterbo. Di questi solo 13 (l’1,098% del totale) hanno rilevato la presenza di anticorpi al COVID-19 e, quindi, un pregresso contatto della persona con il virus. Come da linee guida regionali, queste 13 persone saranno sottoposte a tampone nasofaringeo dal Team operativo Coronavirus.

Inoltre, nella giornata di ieri, sul Bollettino ufficiale della Regione Lazio, è stata pubblicata la determina della Direzione regionale Salute e integrazione sociosanitaria che disciplina il percorso di esecuzione e di registrazione dei test sierologici, mediante prelievo venoso, e che approva l’elenco dei laboratori abilitati. La determina è scaricabile online sul sito SaluteLazio.it.

In applicazione della direttiva regionale, a partire da questa mattina, presso l’ospedale di Belcolle è entrata in funzione la postazione drive in per l’esecuzione gratuita dei tamponi nasofaringei sui residenti della provincia di Viterbo che, avendo effettuato privatamente il testo sierologico in una delle strutture accreditate, sono risultati positivi allo stesso. La postazione è attiva dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 18, e il sabato, dalle 9 alle 14.

Al servizio si accede liberamente, seguendo il percorso dedicato e segnalato da un apposito sistema di orientamento, previa ricetta dematerializzata del medico di medicina generale, o del pediatra di libera scelta, che deve contenere il codice di esenzione.

Il cittadino ha l’obbligo di recarsi presso la sede drive in di Belcolle da solo, e con un mezzo autonomo, a partire dal giorno successivo alla prescrizione ed entro 48 ore dalla stessa, dotato della tessera sanitaria e della ricetta. Da subito, e in attesa del referto del tampone nasofaringeo eseguito, la persona deve rispettare le norme legate al distanziamento sociale, anche all’interno della propria abitazione.

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