Le spiagge tropicali, la natura selvaggia, le città millenarie e le sterminate piantagioni di tè: lo Sri Lanka è questo e ovviamente tanto altro, ed è ormai un paese ben strutturato a livello turistico, perfetto quindi per qualsiasi tipo di viaggiatore, con bellezze che lasciano a bocca aperta. Vediamo nel dettaglio alcuni aspetti che possono essere utili se si ha in mente di recarsi presso questa preziosa isola asiatica.
Dov’è lo Sri Lanka e come ci si arriva
L’isola a forma di goccia dello Sri Lanka è situata nel Sud-Est asiatico in mezzo all’Oceano Indiano, con la sua punta più settentrionale che dista appena 30 chilometri dal porto di Rameswaram, in India. L’isola è stata sotto dominio britannico sino al 1948 ed era conosciuta col nome di Ceylon. Sono tanti ormai i vettori che permettono di arrivare sull’isola, e la compagnia di bandiera, la SriLankan Airlines, garantisce partenze da tantissime capitali europee con voli diretti o che fanno spesso scalo alle Maldive. Le opzioni di viaggio più economiche sono quelle che si fermano negli Emirati Arabi o a Dubai, ma spesso le soste sono particolarmente lunghe. Gli arrivi sono smaltiti generalmente dall’aeroporto di Bandaranaike, il terminal principale dell’isola, situato a nord della capitale Colombo.
Requisiti per l’ingresso nel paese
Il consiglio valido in tutte le circostanze, a maggior ragione per quei viaggi che sconfinano dal territorio del vecchio continente, è quello di consultare prima del viaggio tutti i siti istituzionali del paese ospitante per farsi un’idea chiara su quelli che sono i requisiti previsti per l’accesso. Possiamo però anticipare che tutti i viaggiatori devono esibire l’ETA (Electronic Travel Authorisation). Richiedere un visto Sri Lanka online è semplice e la richiesta, che viene solitamente approvata in poche ore, permette soggiornare nel paese per un massimo di 30 giorni, anche se è possibile estendere questa durata durante la permanenza nell’isola. Da considerare inoltre le regole vigenti in relazione alla gestione dell’emergenza sanitaria, in continuo divenire e che potrebbero essere condizionate, in linea di massima, dal fatto che ci si sia vaccinati o meno.
L’importanza del fattore meteo
Il clima nello Sri Lanka tende ad essere caldo e di tipo tropicale per quasi tutto l’anno, con temperature che in media si attestano attorno ai 25-30 gradi. La variabile da tenere in considerazione è quella legata alla stagione dei monsoni – caratterizzata da piogge torrenziali – che in realtà in quell’area specifica sono due. La prima, che va da aprile a settembre, colpisce le coste sud-occidentali, mentre quella delle piogge da est colpisce le zone settentrionali da settembre a marzo. Questo significa che in qualsiasi mese dell’anno ci saranno delle zone non interessate dal brutto tempo e in cui splende il sole, fatta eccezione per le zone interne – quelle delle grandi coltivazioni di tè – interessate dall’influsso di entrambi i periodi monsonici. Per questo motivo è consigliabile avere sempre con sé un ombrello e una giacca impermeabile.
Quali lingue si parlano nello Sri Lanka?
L’idioma ufficiale dell’isola e il Sinhala, mentre la seconda lingua, parlata soprattutto al nord del paese è il Tamil. L’inglese è comunque parlato, soprattutto in quegli ambiti in cui è prevista l’interazione con turisti e imprenditori che arrivano da ogni angolo del mondo. Anche i guidatori di tuk tuk, mezzo molto usato per la mobilità locale, parlano e capiscono l’inglese e in generale non ci sono particolari problemi a farsi comprendere.
Quanto costa visitare lo Sri Lanka?
La voce di spesa più consistente per un viaggiatore è quella relativa all’alloggio e quella eventuale del noleggio di un’auto. I prezzi generali, partendo dalle attrazioni turistiche e dal cibo, sino ad arrivare allo shopping, possono essere considerati bassi se rapportati agli standard europei, ma generalmente più elevati rispetto ad altre aree del sud est asiatico.
I.P.