di REDAZIONE-
VITERBO- In provincia di Viterbo, gli infortuni sul lavoro sono aumentati del 36% tra il 2021 e il 2022, passando da 1.801 a 2.464 casi, come evidenziato nel report dello Spresal, presentato all’Università della Tuscia. L’indagine, realizzata con la collaborazione di Inail, Inps, ispettorato del lavoro e vigili del fuoco, include dati relativi agli infortuni e alle malattie professionali nella Tuscia fino al 2023.
Per gli infortuni mortali, il 2022 ha segnato un calo a livello nazionale con 911 decessi rispetto ai 1.155 del 2021. Tuttavia, in provincia di Viterbo i decessi sul lavoro sono aumentati nel 2023, raggiungendo i sei casi, soprattutto in agricoltura ed edilizia. Le cause principali degli infortuni mortali, secondo il report, sono lo schiacciamento, le cadute dall’alto e i colpi di calore.
Il report rileva inoltre un aumento delle malattie professionali, passate da 245 casi nel 2021 a 312 nel 2022 nella provincia di Viterbo. Le patologie più frequenti riguardano disturbi muscoloscheletrici, ipoacusia da rumore e tumori, tra cui melanoma e altri tumori maligni della pelle, con un’incidenza locale superiore rispetto alla media nazionale.
Le ispezioni nei cantieri sono anch’esse cresciute: nel 2022 la Asl ha controllato 165 cantieri (erano 134 nel 2021), mentre l’ispettorato ne ha verificati 67.