di ANNA MARIA STEFANINI-
VITERBO- “Ogni bene culturale è legato da una fitta trama di relazioni” scrisse Pier Paolo Pasolini, che a lungo soggiornò nel nostro territorio. La Tuscia, patrimonio paesaggistico, ove l’opera dell’uomo si intreccia con la natura, con le sue acque, i suoi boschi, i suoi tramonti, i suoi borghi, con i monti Cimini che sovrastano il territorio. Dove il Cielo incontra la terra e l’infinito si fa sostanza.
Un emozionante video di Project Tuscia ha aperto l’interessante conferenza odierna, organizzata da Archeotuscia, tenutasi all’auditorium Aldo Perugi di Valle Faul alle 15,30, alla presenza del prefetto Antonio Cananà, del Vescovo mons Orazio Francesco Piazza, del questore Fausto Vinci, della sindaca Chiara Frontini, del cap. Rosario Masdea della Guardia di Finanza, dell’ex questore Giancarlo Sant’Elia, del vicesindaco di Civita Castellana, del presidente della Fondazione Carivit Luigi Pasqualetti ed Emanuel Fulvi, segretario generale della Fondazione Carivit, del vicepresidente di Archeotuscia Raffaele Donno, di Giulio Marini e Maria Rosetta Virtuoso, di Pippo Rescifina, di molti soci dell’associazione Archeotuscia e cittadini viterbesi.
La conferenza intitolata “La Tuscia, un paesaggio e un patrimonio culturale da salvaguardare” è stata brillantemente introdotta e moderata dal presidente di Archeotuscia ing.Luciano Proietti, il quale, dopo aver salutato le autorità presenti, ha focalizzato l’attenzione del pubblico sull’importanza del tema della salvaguardia del paesaggio, oggetto di continui attacchi dell’uomo.
Sono intervenuti il presidente della Fondazione Carivit Luigi Pasqualetti, sempre attento a promuovere e a valorizzare il territorio e la sindaca Chiara Frontini, che ha evidenziato:”Tutti abbiamo a cuore questo argomento. La regione può e deve incidere. Le multinazionali dell’energia qui trovano facilitazioni. È giusto che ogni territorio faccia la sua parte. Noi abbiamo dato. Le associazioni e la filiera costituzionale su questo argomento sono ‘tutte de n sentimento’ “.
L’ing. Proietti ha aggiunto:”Siamo per una giusta collocazione degli impianti. Nella Tuscia sono presenti il 78 per cento di impianti fotovoltaici ed eolici. A Rieti c’è lo 0 per cento. Sgarbi e la Ciambella organizzarono una mobilitazione a riguardo”. La soprintendente Margherita Eichberg ha detto che le fa piacere che si affronti il problema della salvaguardia dell’ambiente. Il patrimonio culturale è costituito dai beni culturali e dai beni paesaggistici (codice BBCC art.4).. sono beni culturali le cose immobili e mobili che presentano interesse artistico, storico, archeologico, etnoantropologico. La Repubblica tutela e valorizza il patrimonio culturale, per preservare la memoria e promuovere lo sviluppo della cultura.
Ha poi illustrato dettagliatamente
l’importanza della tutela del paesaggio e del recupero dei beni culturali che esso esprime. Gli enti locali, qualora intervengano sul paesaggio, assicurano la conservazione dei suoi aspetti e caratteri peculiari. La valorizzazione del paesaggio concorre a promuovere lo sviluppo della cultura. La Tuscia ha il vantaggio di avere un patrimonio ambientale e culturale preziosissimo.
Sono intervenuti poi Alessia Marani della testata giornalistica Il Messaggero, Vincent Jolivet, archeologo e direttore ricerche CNRS e Felice Orlandini, sost.Commissario della Polizia di Stato e Isp.On. del Ministero della Cultura.
Educare alla cultura. “Siamo all’inizio di un viaggio che ci porterà a valorizzare il patrimonio artistico e culturale. Mi piacerebbe passeggiare con i ragazzi su un percorso del passato verso il futuro”.
Orlandini ha parlato del Borgo della Cultura per dare opportunità ai giovani di trovare dimensioni culturali più ampie e per dare nuova linfa al centro storico.
Orlandini ha dedicato l’evento al grande maestro Alessio Paternesi.
Nel corso della conferenza è stato illustrato il progetto “Play School Academy”, che nasce da un’ idea degli studenti, al fine di realizzare dei giochi da tavolo didattici. Lo scopo è quello di restituire valore e tutela alle aree di Falerii Novi e Via Amerina.
Presenti alcuni alunni del Liceo Artistico Midossi di Civita Castellana.