Interrogazione urgente al sindaco Arena da Luisa Ciambella (Pd)

VITERBO- Riceviamo dal capogruppo in consiglio comunale del Pd, Luisa Ciambella e pubblichiamo l’interrogazione urgente al sindaco Arena: “Nella sua funzione di massima autorità sanitaria sul territorio comunale, sono a chiedere di essere rassicurata e informata su alcune situazione molto delicate:
1. Conoscere quanti sono i lavoratori del comparto sanità, quelli che anche lei ha definito i nostri angeli in questo periodo di emergenza sanitaria da Covid19, che disgraziatamente sono stati contagiati dal virus mentre prestavano il loro servizio e per cui il loro datore di lavoro, la Asl, ha sporto regolare denuncia presso l’INAIL come previsto per legge. Davanti al sacrificio di tantissimi lavoratori che si sono sacrificati, spesso insieme alle loro famiglie, prima di pensare a qualsiasi riconoscimento ulteriore anche morale, credo che prioritario sia garantire ciò che prevede l’art. 53 del DPR 1124/65;

2. In previsione dell’allentamento delle restrizioni nella Fase 2 dell’emergenza sanitaria, sempre al solo fine di collaborare nella direzione delle esigenze dei cittadini, sarebbe importante iniziare a pensare a come fare i tamponi anche veloci per chi deve recarsi fuori regione per motivi familiari, considerando che in prospettiva le cose cambieranno, o come garantire il tampone a pazienti in cura presso Asl diverse dalla nostra che vi si devono recare per sottoporsi ad accertamenti;

3. Altra necessità impellente per i cittadini è, ora che sembra che l’epidemia si stia ridimensionando anche nella nostra provincia, tornare a garantire ai pazienti cronici le visite ambulatoriali di routine. Oggi hanno tutti timore di avvicinarsi all’ospedale di Belcolle, temendo più il rischio di contagiarsi da Covid19 che la paura di aggravarsi per la propria patologia. La conseguenza è che molte persone con patologie croniche non si stanno curando. La richiesta è di attivarsi per ripristinare una normalità per ogni tipo di patologia tornando a sfruttare gli ospedali periferici e il personale specializzato che vi lavora”.

 

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