VITERBO – Oggi, nel giorno in cui ricorre l’80° anniversario della liberazione di Auschwitz, ci fermiamo a ricordare le vittime della Shoah, milioni di vite spezzate dall’odio, dalla discriminazione e dall’indifferenza. Questo anniversario non è soltanto un momento di riflessione sul passato, ma un invito a confrontarci con le realtà del nostro presente, troppo spesso segnato da ingiustizie, conflitti e sofferenze.
La memoria della Shoah ci obbliga a guardare con responsabilità morale e storica a ciò che accade oggi nel mondo. Il drammatico conflitto di Gaza. Le immagini di civili intrappolati, le vite innocenti perdute e la distruzione che colpisce uomini, donne e bambini non possono lasciarci indifferenti. Come comunità globale, abbiamo il dovere di trarre forza dal ricordo per promuovere con decisione il dialogo, la pace e il rispetto dei diritti umani universali, ovunque siano minacciati.
La Giornata della Memoria non è solo un tributo al passato, ma un appello pressante a costruire un futuro in cui l’umanità non cada di nuovo nell’abisso della violenza e della sopraffazione. Alle giovani generazioni rivolgiamo un messaggio chiaro: siate custodi della memoria e promotori di giustizia. Siate la voce di chi non può parlare, il ponte tra il ricordo e il cambiamento.
Ricordare Auschwitz non significa solo commemorare, ma anche impegnarsi attivamente per un mondo in cui ogni essere umano possa vivere libero dalla paura, dalla violenza e dall’odio. Oggi più che mai, il ricordo deve tradursi in azione e solidarietà.
Il ricordo è dovere. La pace è possibilità. La giustizia è il nostro impegno.
Luisa Ciambella
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