Intervista a Luisa Gentili, Presidente dell’UniTre di Orte

di FRANCESCA MACCAGLIA-

ORTE (Viterbo)- Il celebre imprenditore statunitense Henry Ford affermava: “Chiunque smetta di imparare è vecchio, che abbia venti o ottant’anni. Chiunque continua ad imparare resta giovane. La più grande cosa nella vita è mantenere la propria mente giovane”.
Il mondo di oggi è completamente cambiato. Al centro di questa trasformazione troviamo l’evoluzione culturale e sociale che ha contraddistinto i movimenti più importanti degli ultimi anni e il progresso tecnologico che li ha accompagnati. Oggi, una volta in pensione, c’è la possibilità di continuare a imparare e studiare, per tenere viva la mente, magari impiegando proprio tutto quel nuovo tempo libero per dare spazio ai propri hobby, per imparare sempre nuove cose e quindi continuare a crescere.
Le Università delle Tre Età sono centri culturali riconosciuti dalle Regioni. Ogni regione ne gestisce un certo numero, le quali oltre che per tenere viva la mente, sono utili per instaurare nuove relazioni e possono aiutare a ridurre il senso di solitudine. Al contempo, agire sull’isolamento rappresenta anche un’importante funzione di prevenzione nei confronti di alcune malattie che colpiscono, in particolare, durante la terza età.
Abbiamo incontrato la Presidente dell’Unitre di Orte, Luisa Gentili, per far conoscere ai lettori di Tusciatimes questa realtà del nostro territorio. La presentiamo e le chiediamo perché ha scelto di intraprendere questo percorso con l’Unitre.

L.G. Innanzi tutto grazie, carissima Francesca, per questa opportunità.
Dopo la pensione, come accade a molti, ho sentito una specie di horror vaqui, letteralmente “terrore del vuoto”, poi, grazie all’incontro con la prima Direttrice della nostra Associazione, mi sono avvicinata alla realtà dell’Unitre e, dopo le dimissioni della prima Presidente, sono stata eletta all’unanimità. Ho avuto modo, quindi, di riavvicinarmi agli amati studi di erboristeria, di lingua e letteratura italiana ed ho ripreso a scrivere poesie.

Quando sono nate le Università delle Tre Età e quando è nata la sede dell’Unitre di Orte?
L.G. La sede nazionale dell’Università delle Tre Età è stata fondata 41 anni fa a Torino.
Nel 2009 è nata la sede di Orte.

Come è composto il direttivo dell’Unitre di Orte?
L.G. Il nostro direttivo si compone di sei persone. Insieme a me c’è un vice presidente, una direttrice e un vice direttore dei corsi, una tesoriera e una segretaria. Ci incontriamo più volte nel corso dell’anno per definire e per seguire le attività ed apportare eventuali modifiche o nuovi spunti.

Chi raccoglie e quanti sono attualmente gli associati?
L.G. La nostra Associazione è eterogenea. Attualmente abbiamo quaranta iscritti.

Ci sono limiti di età o è aperta a tutti? C’è una quota associativa da versare?
L.G. La nostra Associazione è aperta alle persone dai diciotto anni di età in poi. Si, c’è una piccola quota associativa da versare.

Quali sono le finalità, gli obiettivi specifici dell’Unitre di Orte?
L.G. Gli obiettivi sono sostanzialmente quelli indicati nel nostro Statuto, sono quelli di togliere le persone dalla solitudine e dall’isolamento, includerle in una realtà associativa amicale, gioiosa e costruttiva facendo sperimentare loro la gioia dell’apprendere e del verificare che la mente, se è aperta e debitamente allenata, non solo non invecchia, ma non ha età.

Parliamo ora del confronto e delle collaborazioni con le istituzioni, le associazioni, anche le aziende e il mondo culturale del territorio.
L.G. L’interazione con le realtà del nostro territorio è buona, in particolare desidero ricordare la collaborazione con l’Ente Ottava Medievale di Orte, Orte Sotterranea e l’Archivio Storico di Orte.

Il calendario dell’anno accademico. Quando inizia, quando termina e l’offerta formativa. Cosa prevede il programma di quest’anno?
L.G. Ogni anno ad ottobre hanno inizio le lezioni che terminano a fine maggio. Il calendario di quest’anno ha previsto, oltre al corso della lingua inglese e al Tai Chi, incontri di psicologia, educazione musicale, storia, materie scientifiche, erboristeria, poesia, con la realizzazione di un calendario per tenere vivi i vecchi mestieri, le importanti vie di comunicazione di Orte (stradali, ferroviarie e fluviali), gli antichi sapori e le tradizioni religiose, flokloristiche e popolari in genere.
Per info si può consultare il sito Internet www.unitreorte.it oppure scrivere alla e-mail info@unitreorte.it

Saluto con affetto Luisa Gentili e concludo questo piacevole incontro con le parole del protagonista di uno dei capolavori dello scrittore russo Fedor Dostojevski: “La bellezza salverà il mondo”. È una delle affermazioni che meglio descrivono ciò che si dovrebbe preservare e difendere, perché solo difendendo il nostro patrimonio potremo continuare a dirla e a sostenerla.
Dostojevski non si riferiva alla bellezza meramente estetica come la intendiamo oggi, ma alla bellezza della bontà. Il mondo si salverà quando la bella bontà tornerà ad essere una mèta. Il riferimento è certamente alla figura di Gesù Cristo. La bellezza dell’amore di Cristo, che ci salva, è ciò che dobbiamo scoprire, custodire e diffondere con tutte le nostre forze.
Se impariamo questo, parteciperemo alla salvezza del mondo.

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