Intervista a Sandro Sassoli, dopo l’evento della Lira a Fontana di Trevi

di LOREDANA VACCAROTTI-

VITERBO – Vent’anni dopo l’ingresso dell’euro, a Roma si è tenuta lo scorso 28 febbraio, a Fontana di Trevi, la “Celebrazione ufficiale per la Lira italiana e l’Euro”. Abbiamo chiesto al dott. Sandro Sassoli come  è nata questa iniziativa sulla celebrazione della Lira. “E’ nata- risponde Sassoli- dall’idea che la Lira, che sarebbe scomparsa per sempre e non avrebbe più circolato a breve nel 2002, meritava un dovuto tributo, una celebrazione. Ne parlai con un consigliere del presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, al quale sottopose il mio progetto. Mi arrivò una telefonata dal Quirinale che diceva: “Il Presidente ha sul suo tavolo il progetto, dice di andare avanti”. La mia risposta fu: “Dica al Presidente che farò di tutto per non deluderlo”. E così fu. Il 28 febbraio ho organizzato  “L’addio alla Lira” a Fontana di Trevi con il mitico Alberto Sordi, accompagnato da Valeria Marini in carrozzella, la tradizionale “botticella” romana, perché mi ero ricordato il rimpianto di Sordi, quando andai una volta a trovalo a casa, deluso dalla gente che secondo lui non aveva compreso il suo film “Nestore l’ultima corsa”, storia di un cavallo che per tanti anni aveva “servito” il suo vetturino e poi era stato destinato al macello. Sordi scese davanti Fontana di Trevi, e la banda dei Carabinieri, ben 110 elementi, incominciò a suonare una vecchia canzone “Se potessi avere 1000 lire al mese”. Ad Albertone, proprio accanto a me, scese una lacrima sulla guancia. Il suo cuore sensibile era stato toccato.
Lunedì 28 febbraio, così, avete avete celebrato i 20 anni dall’addio alla Lira, gettando monete nella fontana di Trevi, madrina d’eccezione in questa occasione, la conduttrice Mara Venier. Tra l’altro avete coinvolto anche alcune scuole d’Italia: Venezia, Taranto, Rapallo, Bari ed anche una scuola del nostro territorio, Vetralla. “Esatto, oggi sono trascorsi esattamente 20 anni. Dieci anni fa, nel 2012, avevo già celebrato il decennale in Campidoglio con Lino Banfi e tante Miss Italia. Direi quindi un “atto dovuto” dal quale non potevo sottrarmi. E quest’anno, con Mara Venier, abbiamo ripetuto quel magico momento, menzionando anche la prima lira della storia italiana, la Lira Tron che fu coniata a Venezia nel 1472, e che pende il nome dal Doge Niccolò Tron. In questa occasione abbiamo ritenuto importante coinvolgere le cosiddette generazioni zero e alpha, che non hanno mai conosciuto le monete in lire. Attraverso le scuole di diversi gradi, è stato proposto un tema specifico sul ricordo della lira e dell’introduzione dell’euro chiedendo testimonianze di genitori e nonni. Scuola pilota, la scuola media di 1° grado di Monterosi, che ha partecipato negli ultimissimi giorni scolastici nel giugno 2021. Tra le varie scuole che hanno inviato progetti, vi è anche un’altra scuola della Tuscia, l Istituto Comprensivo A. Scriattoli di Vetralla. Ogni gruppo di palloncini tricolori che prenderà il volo a Fontana di Trevi avrà un messaggio con un disegno dei bambini”.
Lei ha ideato per la Zecca di stato italiana, ottenendo il Premio Walt Disney alla Creatività, il “Primo Cent di Zio Paperone”, iniziativa con l’ABI Associazione Bancaria Italiana per la sensibilizzazione al risparmio dei giovani. Ce ne vuole parlare?
“E’ stata una bella operazione, che ha potato molti che non avevano mai approcciato la numismatica, ad interessarsi di monete. L’idea venne quando portai ospite alla Zecca, che io considero un luogo magico, l’allora direttore di Topolino, Gaudenzio Capelli. Entrando mi disse che un luogo simile gli ricordava ovviamente Zio Paperone… e da lì nacque la mitica “Numero Uno”, l’inizio della fortuna del papero più ricco del mondo. Mi recai anche nei Disneyland di Los Angeles e di Orlando, e il “Primo Cent” divenne un best anche negli Stati Uniti, tanto da ottenere il “Premio Disney alla Creatività” che mi fu consegnato in persona dal nipote di Walt Disney e da Carl Barks, l’inventore della famiglia dei paperi Disney. In Italia ottenne il patrocinio dell’ABI, l’Associazione Bancaria Italiana, e fu distribuito principalmente attraverso le banche. Un grande successo. Ripetuto poi nel 2001 alla vigilia dell’introduzione dell’Euro, sotto il nome del Primo Euro di Zio Paperone, una bella iniziativa per ricordare ai giovani che presto sarebbe arrivato l’Euro.
Nel campo delle iniziative filantropiche, ha ideato il Premio della Bontà, svoltosi anche alla Camera dei Deputati, per sensibilizzare media e pubblico su gesti altruistici e sociali, conferendo riconoscimenti al Dalai Lama, Don Gelmini, Tara Gandhi, il Corpo dei Vigili del Fuoco, i Missionari Comboniani. Cosa ricorda di questi incontri?
“Il Premio della Bontà nacque a Montebuono, un piccolo paese della Sabina dove abitavo. Il fine era di attirare l’attenzione su una qualità umana che sembra da Libro Cuore (dubito che qualcuno dei ragazzi di oggi lo conosca), ma che invece è insita nel nostro animo, palesemente o anche allo stato impercettibile. Da Montebuono poi la manifestazione assunse un carattere più vasto, e una edizione ebbe luogo addirittura alla Camera dei Deputati. Come mi ha ricordato, tanti sono stati i premiati, dal Dalai Lama all’amica Tara Gandhi, che dice che sono come un fratello, dandomi anche un nome indiano, “Satyam” che significa Verità”.
Prima di pensare alle celebrazioni della vecchia Lira, lei aveva ideato anche una sorta di Euro allargato, una nuova moneta mondiale?
“Vero. Anche questa idea venne in seguito a un incontro con il Premio Pulitzer Arthur Shlesinger Jr., che era stato Consigliere personale del presidente USA John F. Kennedy, colui che – non tutti lo sanno – contribuì ad evitare la terza guerra mondiale nel 1962 gestendo dalla Casa Bianca la crisi dei missili di Cuba. Ci vorrebbe un personaggio come lui anche oggi, per risolvere questa assurda guerra in Europa.
Con Schlesinger ragionammo sul concetto che, se di lì a poco sarebbe arrivato l’Euro, perché non pensare che potessero esserci i presupposti, un giorno non lontano, che il mondo potesse essere unito da un’unica moneta? Nell’era dove tutto è vicino, con Internet e tutti i mezzi di comunicazione istantanei, è assurdo che ci siano oltre 240 valute diverse. Schlesinger mi disse: Ma sai che la tua idea potrebbe avere un fondo di concretezza? La storia è piena di utopie che si sono avverate. Io ti appoggerò”.
Nacque così la UFWC, United Future World Currency, che io presentai ai Capi di Stato al G8 dell’Aquila nel 2009, e poi addirittura all’ONU, alla 66ma Assemblea Generale. Ne parlò il mondo, ancora una volta un italiano aveva avuto inventiva e il coraggio di portare avanti un sogno.

Dottor Sassoli, la ringrazio per la sua estrema disponibilità e gentilezza, ed a questo punto, aspetteremo i festeggiamenti della Lira a Venezia.

 

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