Intervista al campione del mondo IBO Michael Magnesi e stage pugilato a Vetralla

di EMANUELE FARAGLIA-

VETRALLA (Viterbo) – La boxe non è un film”, parola di Michael ‘Lonewolf’ Magnesi. Lo stage di pugilato dell’Invictus Gym di Vetralla di sabato 19 febbraio ore si avvicina. Nella palestra del maestro Alessio De Falco, a partire dalle ore 16:00, sta per arrivare gente che mangia pane e boxe dalla mattina alla sera. Chi vuole saperne qualcosa di più sulla nobile arte potrà chiederlo direttamente alla leggenda dei maestri italiani, Mario Massai, e al tecnico Gesumino Aglioti. Insieme stanno allenando Michael Magnesi, fresco campione mondiale IBO che ha riportato dopo cinque anni un titolo internazionale in Italia. L’ultimo era stato Giovanni De Carolis, detentore del titolo WBA nei supermedi dal gennaio al novembre del 2016. E poi il campione mondiale IBO Emiliano Marsili, il campione italiano e europeo Pasquale Di Silvio, il tecnico Fabio Filippini e il pugile PRO Patrizio Santini. Un’occasione unica, più che rara, di stare a contatto con campioni autentici che ormai da anni collaborano con l’Invictus Gym. Per chi non lo sapesse, infatti, Alessio De Falco è stato allievo di Mario Massai (tra l’altro nominato da Boxeringweb miglior allenatore italiano del 2020) e con tutto lo staff della Massai Boxe c’è tuttora un legame solido, di stima reciproca, rispetto e grande amicizia.

Proprio al 27enne Michael Magnesi abbiamo rivolto alcune domande e lui, a dispetto di quel soprannome che può incutere timore, “Lonewolf” cioè “Lupo Solitario”, è stato disponibile e gentile tra un allenamento e l’altro. Presto infatti il pugile di Palestrina difenderà il titolo IBO dei superpiuma conquistato contro il ruandese con passaporto svizzero Patrick Kinigamazi grazie al k.o. tecnico al 5° round del 27 novembre 2020 e poi difeso contro il pugile indiano Khanyile Bulana (buttato giù in appena 47 secondi il 24 aprile scorso, ndr). Ecco l’intervista.

  • Per prima cosa come stai fisicamente e mentalmente?

“Fisicamente sto alla grande, sto ricercando con gli allenamenti la forma perfetta, sono in fase di preparazione per il match. Mentalmente come sempre, sono carico a mille…”.

A proposito di questa tua forza mentale, è stato sempre così o l’hai acquisita grazie al pugilato?

“Questa forza ce l’ho sempre avuta, diciamo che è una forza che viene da me, anche se la faccio ovviamente coincidere con il pugilato, con quello che faccio”.

 Quali sono i tuoi imminenti impegni sul ring?

“Difenderò il titolo IBO e poi andrò all’assalto delle altre sigle (al momento ce ne sono altre 4 oltre all’IBO, cioè WBC – World Boxing Council, WBA – World Boxing Association, WBO – World Boxing Organization e IBF – International Boxing Federation). Inizialmente il match era stato fissato il 18 marzo, poi è stato posticipato al 9 aprile. Combatterò in Italia. Lo sfidante deve essere ancora scelto”.

Cosa consigli a chi si avvicina a questa disciplina per la prima volta?

“Serve la mentalità giusta, una mentalità aperta. Non guardare i video dei grandi campioni in America. Per un approccio giusto alla boxe, quella vera, diciamo che serve la brocca vuota, più che piena”.

 Qual è il tuo mito, il pugile che ammiri di più?

“È Marvin Hagle (noto come “The Marvellous” e venuto a mancare il 13 marzo scorso, ndr). Lui è il mio idolo. Cerco di fare mio quello che è suo. Prendo il suo talento, le sue doti, il suo stile ma cerco di farli miei”.

 In questi giorni è in uscita un film sul pugilato dal titolo “Ghiaccio”. Cosa pensi, in generale, delle pellicole che hanno come tema centrale la boxe?

“Penso che sono film… Possono raccontare una parte del pugilato, ma in versione per lo più fantasiosa. Se vedi un film puoi pensare che chiunque possa allenarsi e andare a lottare per un titolo. Ma non è così…”

Non ne salvi proprio nessuno?

“Beh, a chi non è piaciuta la saga di Rocky! Però se prendi caterve di pugni, cadi al tappeto e subisci dieci conteggi non ti rialzi e vai a vincere. Piuttosto muori… Rocky è una bella storia, ma resta una storia”.

  • Chi è Michael Magnesi fuori dal ring?

“Sono una persona abbastanza normale, giocherellona, rompiscatole. Una persona semplice”.

 Quale è il tuo sogno?

“Il mio sogno l’ho già realizzato quando sono diventato campione del mondo. Adesso punto a conquistare i titoli di più sigle per riunificarle”.

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